Durante la seconda guerra mondiale, nel cuore dell’Europa, sono accadute drammatiche vicende difficili da comprendere, impossibili da accettare.
Lo sterminio di oltre sei milioni di ebrei da parte dei nazisti pone alla storia una domanda di comprensione, ma, data l’unicità della Shoah, la rappresentazione sia in ambito narrativo che in ambito storico è complessa.
Con la legge di Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti [Legge 211/00, N.d.R.], oltre a far giustizia di un processo di rimozione durato più di cinquant’anni, si è resa la parola ai sopravvissuti nei lager che finalmente sono stati legittimati come testimoni e portatori di storia.
Un’iniziativa, questa, inseritasi in un clima sociale e politico che individua nella conservazione della memoria uno degli strumenti educativi per le nuove generazioni, che serve anche da monito per far sì che ciò che è stato non accada più. Al tempo stesso assume anche il significato di sollecitare il ricordo, dando un crisma ufficiale alla memoria, legittimandone in sostanza la funzione.
Anche quest’anno, dunque, in occasione del Giorno della Memoria, l’AVI (Agenzia per la Vita Indipendente) di Roma vuole ricordare l’Aktion T4, vale a dire la pianificazione nazista di uccisione delle persone con disabilità [all’Aktion T4 e alla situazione delle persone con disabilità al tempo del nazismo, il nostro sito ha già dedicato in passato i testi disponibili cliccando qui, qui e qui, N.d.R.].
Durante il periodo nazista, infatti, all’interno degli ospedali furono eliminate circa 200.000 persone considerate come «vite non degne di essere vissute». Uno scenario nel quale l’abuso del ruolo dei medici e del personale sanitario generò un vero e proprio potere di morte che fu possibile esercitare perché l’apparato statale, burocratico nazista, propose, indirizzò e sostenne queste politiche assassine in nome di una visione biologica del mondo orientata a difendere e a “purificare” la “razza ariana”.
In quest’ottica, l’Aktion T4 (da Tiergartenstrasse 4, l’indirizzo di Berlino sede dell’apparato organizzativo) svelò il volto assassino di un potere che si avvalse della medicina per escludere gli esseri umani dal diritto alla vita. L’attuazione della cosiddetta “azione eutanasia” dimostrò in sostanza che era possibile organizzare uccisioni di massa, rappresentando un antecedente, un fenomeno anticipatorio della “soluzione finale”.
Lo sterminio degli ebrei si collocò al centro di questo complesso programma, finalizzato, come detto, al “risanamento” della “razza ariana nordica” che iniziò con la sterilizzazione coatta di 400.000 persone, fino ad arrivare all’uccisione delle persone con disabilità, degli “asociali” e di quanti furono considerati appartenenti a “razze inferiori”.
Per il regime si trattava di “individui pericolosi” che ostacolavano l’idea di creare una nazione basata sulla razza, senza malati e senza elementi estranei al “popolo tedesco”.
Lo sterminio degli ebrei si pose quindi all’interno di un progetto “burocratico” di ingegneria sociale, che si ripromise di cambiare il volto stesso della società europea, utilizzando, come strumento, l’uccisione di tutti coloro che furono considerati non adatti a vivere nel “nuovo ordine”.
Domenica 27 gennaio, dunque, per il Giorno della Memoria, all’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala Santa Cecilia), l’associazione E.T.I.C.A. (Ebraico Teatro Internazionale Cultura Arte), il consigliere delegato per l’Handicap del Comune di Roma Ileana Argentin, il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e l’AVI promuoveranno un’iniziativa che attraverso filmati, conferenze, spettacoli teatrali e concerti vedrà salire sul palco ebrei e persone con disabilità che ricorderanno insieme gli eventi di cui si è parlato.
*AVI (Agenzia per la Vita Indipendente) di Roma.
Ufficio Stampa (Giovanna Pipari), tel. 06 6380845 – 349 6337613
info@giovannapipari.net oppure etica.scrivi@hotmail.it
La memoria degli altri. Ebrei e disabili ricordano insieme
Auditorium Parco della Musica di Roma – Sala Santa Cecilia
Programma
16.30-17.30: Concerto dei Ladri di Carrozzelle.
17.45-18.15: Saluto delle autorità, con il sindaco di Roma Walter Veltroni.
18.15-21.30: Pulling Down, drammatizzazione di Anna Foa e Vittorio Pavoncello.
Vittorio Pavoncello, regista; Walter Corda, Caterina Genta, Ketty Di Porto, Lamberto Dorigo e Margherita Patti, attori; Lucio Gregoretti, musiche; Andrea Ceccomori, flauto; Antonio Caggiano, percussioni; Chiara Migliari, contralto; RoRocchi, mimo; Adriana Ruvolo Schipa, costumi.
Sarà presente per l’occasione Edith Bruck, scrittrice sopravvissuta agli orrori di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen.
Letture di poesie (in ordine di apparizione):
Edith Bruck, Oreste Bisazza Terracini, Mario Lunetta, Massimo Giannotta, Tommaso Binga, Roberto Piperno, Marco Guzzi.
Proiezioni degli artisti (in ordine di apparizione):
Luisa Colella, Osvaldo Contenti, Barbara Schaefer, Marzia Cortegiani, Piero Fornai Tevini, Primarosa Cesarini Sforza, Gabriella di Trani, Renato Fascetti, Salvatore Giunta, Ingrid Kamerbeek, Giorgia Marzi, Gruppo Sinestetico, Eli McBett Jacomini, Anne Demijttenaere, Carla Cantatore, Giancarlino Benedetti Corcos, Georges de Canino, Eva Fischer, Alberto Baumann, Giovanni Bonaldi, Jonathan Hynd, Salvatore Mauro, Franca Sonnino, Stefano Frasca, Ariela Böhm.
Conferenze (in ordine di apparizione):
Silvia Cutrera, Ileana Argentin, Luca Pancalli, Anna Foa.
Brani proiettati da spettacoli e documentari (in ordine di proiezione):
– Top Secret – Programma sterminio. L’altra faccia della storia, a cura di Giovanni Minoli, Teche RAI
– Documentari storici, Istituto Luce
– Un giardino per Ofelia – Tiergartenstrasse 4, testo e regia di Pietro Floridia, Teatro dell’Argine
– Handimatica 2006, ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica)
– Delirio N° 1 Il Bianco, da Alda Merini di Elena Fanucci
– Peace and Tolerance, Gruppo Sinestetico
– La farfalla sucullo, testo e regia di Giuseppe Adducci
– Spot, Comitato Italiano Paralimpico
– I volti, di Pavoncello – Mancini
Nel catalogo La memoria degli altri – Pulling Down, disponibile presso l’Auditorium, testi di: Ileana Argentin, Edoardo Boncinelli, Silvia Cutrera, Anna Foa, Enrico Gasbarra, Renzo Gattegna, Lucio Gregoretti, Anna Imponente, Arrigo Levi, Rita Levi Montalcini, Piero Marrazzo, David Meghnagi, Leone Paserman, Luca Pancalli, Alessandro Portelli, Alice Ricciardi Von Platen, Marcella Ravenna, Michael Tregenza, Livia Turco, Walter Veltroni, Michael Von Cranach, Sergio Zavoli.