Istituita nel 2007 per il 21 febbraio di ogni anno con la Legge 126/07, «quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti» (articolo 1, comma 1), la Giornata Nazionale del Braille si svolge in questi giorni per la prima volta, ad un anno, tra l’altro, da un anniversario assai importante, vale a dire il secondo centenario della nascita di Louis Braille, nato nel 1809 a Coupvray, presso Parigi, personaggio celebre appunto per avere inventato l’alfabeto tattile che ne porta il nome.
Questa nuova particolare ricorrenza – che coincide anche con il giorno dedicato dall’Unesco alla lingua madre di ciascun popolo – viene considerata dalla legge come solennità civile e prevede tra l’altro che «le amministrazioni pubbliche e gli altri organismi operanti nel settore sociale», come recita lo stesso articolo 2 della Legge 126/07, possano «promuovere idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, nonché studi, convegni, incontri e dibattiti presso le scuole e i principali mass-media, per richiamare l’attenzione e l’informazione sull’importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive».
Tra le varie manifestazioni organizzate quindi per giovedì 21 febbraio, segnaliamo il convegno promosso dal Sindacato CISL a Bologna (presso CISL, VIa Milazzo, 16, 10-13.30), insieme alle associazioni di rappresentanza dei non vedenti – e in particolare il Movimento Apostolico Ciechi – denominato L’istruzione dei ciechi e ipovedenti dopo trent’anni di integrazione, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti e di sottolineare il ruolo fondamentale del sistema Braille nella loro vita formativa, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale, culturale e lavorativa per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive.
All’incontro – che sarà introdotto da Alessandro Alberani, segretario generale della CISL di Bologna – parteciperanno Mariangela Bastico, viceministro della Pubblica Istruzione, Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Mario Barbuto dell’Istituto dei Ciechi Cavazza di Bologna.
Sono previsti anche alcuni brevi interventi programmati di Luigi Mazza, per la Regione Emilia Romagna, di Angela Bianchi, per la Provincia di Bologna, di Luca Bergamaschi, presidente della FIDACA (Federazione Internazionale delle Associazioni Cattoliche di Ciechi), di Monica Betti, laureata in psicologia con una tesi sui non vedenti e di un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale.
L’iniziativa è aperta a tutti, rivolgendosi in particolare a operatori sociali, insegnanti di sostegno, responsabili sindacali, istituzioni, mondo della scuola e dell’associazionismo, per riflettere tutti insieme sull’importante tema dell’integrazione delle persone non vedenti e ipovedenti. (S.B.)
Segreteria CISL Bologna, tel. 051 256611, ust.bologna@cisl.it.
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