È stata approvata nei giorni scorsi, dal Consiglio Regionale, la Legge Finanziaria della Sardegna n. 3/08, all’interno della quale vi sono alcuni importanti provvedimenti importanti che riguardano le persone con disabilità, le loro famiglie e le loro associazioni.
Innanzitutto la conferma del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (che finanzia 13.000 progetti personalizzati per persone con handicap grave); poi il rifinanziamento dell’azione denominata Ritornare a casa, iniziativa finalizzata al rientro nella famiglia o in situazioni di vita familiare di persone inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario, superando l’istituzionalizzazione e promuovendo la permanenza delle persone nel proprio domicilio.
E ancora, il rinnovo del sostegno alla Rete Pubblica delle Badanti, sino al finanziamento delle associazioni sportive che praticano sport non agonistico e dei Campionati Italiani di atletica leggera paralimpici.
Per quanto poi riguarda il settore dell’istruzione, è stato introdotto un piano d’azione contro la dispersione scolastica, in favore delle persone con disabilità e previsto l’aumento del Fondo Unico per il sistema delle autonomie locali (conferimento e compiti agli Enti Locali), in misura del 40% in più per le Province e del 5% per i Comuni, arrivando così – per le Province – a 67 milioni di euro.
In tal modo dovrebbe essere definitivamente risolto il problema del finanziamento ai supporti organizzativi per gli alunni e studenti con disabilità (Legge Regionale 9/06, articolo 73).
Di notevole interesse, infine, anche l’emendamento approvato all’unanimità e contenuto nell’articolo 8, comma 28, riferito all’articolo 17 della Legge Finanziaria Sarda 2/07 – ancora poco conosciuto – che prevede la possibilità per le persone con disabilità grave di poter costruire 120 metri cubi aggiuntivi, in deroga alle normali volumetrie (circa 40 metri quadri), per ingrandire adeguatamente le case di abitazione.
L’importante norma introduce inoltre l’istituto del silenzio assenso: infatti, se di fronte alla domanda di una persona con disabilità o della sua famiglia per l’ampliamento della propria casa, i Comuni non risponderanno entro sessanta giorni, l’istanza si intenderà automaticamente accolta.
*Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna.
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