Il governo inglese ha annunciato nella scorsa settimana una serie di azioni mirate letteralmente a trasformare la vita delle persone con disabilità nel Regno Unito. Si tratta della cosiddetta Independent Living Strategy (“Strategia per la Vita Indipendente”), progetto interministeriale reso pubblico dall’Ufficio per le Politiche sulla Disabilità (Office for Disability Issues), che mira a garantire alle persone con disabilità, entro il 2025, una maggiore possibilità di scelta e di controllo sull’assistenza di cui hanno bisogno, oltre che un più facile accesso alla scuola, al lavoro, ai trasporti e maggiori possibilità di trovare una casa propria.
Un’iniziativa realmente ambiziosa, dunque – che prevede sin d’ora anche un finanziamento totale di 750.000 sterline complessive [poco meno di un milione di euro, N.d.R.] a dodici diverse organizzazioni per i diritti delle persone con disabilità – sulla quale però sembra che le idee siano molto chiare, come ha dichiarato per l’occasione lo stesso primo ministro Gordon Brown.
«Con questa Strategia – sono le parole del premier inglese – ci impegnamo a raggiungere entro il 2025 una situazione di uguaglianza per tutte le persone con disabilità, in una visione del nostro Paese dove tutti i cittadini siano rispettati e abbiano le medesime opportunità degli altri di esprimere le proprie potenzialità. Oggi in sostanza abbiamo voluto tracciare le modalità attraverso cui raggiungere questi obiettivi e vogliamo sottolineare che trasferendo il potere alle persone che hanno bisogno di sostegno, con la contemporanea messa in rete dei servizi utili a garantirlo, cambia il sistema stesso di erogare l’assistenza e i servizi. Si tratta di un passaggio che apre molte opportunità, che mette le persone in condizione di poter partecipare e di contribuire, rafforzando la nostra comunità».
Sono esattamente sei i ministri del governo centrale che lavoreranno insieme alle persone con disabilità e alle loro organizzazioni per garantire tutta una serie di opportunità che gli altri cittadini oggi vivono quasi come scontate.
Infatti, insieme ad altre iniziative recentemente varate in ambito di lavoro, casa e servizi sociali, volute soprattutto per rimuovere le barriere e incrementare l’accesso ai servizi – delle quali presentiamo in calce una rapida sintesi – la nuova Strategia introduce una serie di nuovi impegni, ovvero:
– Dimostrare come sia possibile spostare risorse da una valutazione e da una gestione dell’assistenza curata da un professionista ad un’assistenza guidata dallo stesso utente, attivando servizi di tutela legale (advocacy) e intermediazione, in modo che le persone possano ricevere il giusto supporto e decidere da sé.
– Un’iniziativa regionale per sviluppare le opportunità di vita indipendente riguardanti le persone anziane con disabilità, che necessitano di un alto livello di assistenza.
– Lo sviluppo di una strategia nazionale per consentire alle persone di conservare il proprio posto di lavoro nel momento in cui sopraggiunga una disabilità o quando gli esiti di essa si facciano più rilevanti.
– Una campagna di sensibilizzazione rivolta ai professionisti del sociale e del Servizio Sanitario Nazionale inglese, oltre che alle stesse persone con disabilità, per far sì che la salute, l’assistenza sociale e tutti gli altri servizi vengano erogati secondo modalità tali da offrire alle persone con disabilità una maggiore opportunità di scelta e un peso superiore sui modi in cui ci si prende carico dei loro bisogni.
– Un nuovo strumento per lo sviluppo di strategie locali per la vita indipendente, con e per le persone con disabilità.
– Una guida di buone prassi per rendere le persone più consapevoli e autorevoli in riferimento ai loro trattamenti sanitari continuativi.
Dal canto suo il segretario di Stato per il Lavoro e le Pensioni James Purnell ha dichiarato: «Le persone con disabilità devono avere le stesse opportunità, al pari di tutti gli altri cittadini, di scelta e di consapevolezza sul modo in cui vivono. Questa Strategia è certamente la prima del genere, nel nostro Paese, in quanto è stata sviluppata sin dal principio in stretta collaborazione cone le organizzazioni delle persone con disabilità, per far sì che riflettesse le loro esperienze di vita reale, ed è stata disegnata sulla loro capacità di identificare le soluzioni necessarie a superare gli ostacoli che quotidianamente affrontano».
Il progetto presentato nei giorni scorsi è il frutto di un lavoro iniziato già nel 2006, con l’Independent Living Review, lanciato per trovare nuove vie di supporto alla vita indipendente delle persone con disabilità, sempre sotto la guida dell’Ufficio per le Politiche sulla Disabilità. (G.G. e S.B.)
Iniziative precedenti all’Independent Living Strategy approvate dal Governo britannico e ora confluite in essa:
– Aumento del 31% per i prossimi tre anni (per un totale di 460 milioni di sterline, poco meno di 600 milioni di euro) dei fondi destinati alle agevolazioni previste per le persone con disabilità. Previste inoltre (con un provvedimento del 25 febbraio 2008) 33 milioni di sterline per mettere ogni anno in grado 125.000 persone anziane di apportare modifiche e adattamenti nelle loro abitazioni, consentendo loro di vivere indipendentemente, il tutto nell’ambito di una strategia finalizzata a limitarne al massimo l’istituzionalizzazione.
– Finanziamento suppletivo di 520 milioni di sterline (circa 630 milioni di euro), per supportare le autorità locali a trasformare i servizi sociali, favorendo percorsi personalizzati, con scelta e controllo sempre maggiore da parte degli utenti (provvedimento annunciato il 10 dicembre 2007).
– Nuovo investimento di 340 milioni di sterline (poco più di 400 milioni di euro), per favorire l’evoluzione dei servizi indirizzati ai bambini con disabilità (provvedimento annunciato nel maggio del 2007).
Da segnalare infine che anche per le nuove iniziative previste dalla Strategia di cui si è scritto, è previsto un ulteriore stanziamento di 3 milioni di sterline (circa 4 milioni di euro) per il triennio 2008-2011.
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