Per sostenere il ruolo sociale dello sport

Hanno già aderito numerose associazioni ed esponenti istituzionali all'appello lanciato dall'ANPIS (Associazione Nazionale Polisportive Dilettantistiche per l'Integrazione Sociale) e dall'UISP Marche (Unione Italiana Sport per Tutti), che chiede un nuovo modello organizzativo per lo sport in Italia, rafforzando innanzitutto l'associazionismo sportivo di base, principale promotore di buoni prassi di sport sociale

Atleti con disabilità alla Maratona di New York«Il ruolo sociale dello sport, come esplicitato anche nel Libro Bianco presentato dalla Commissione Europea nel luglio del 2007, va riconosciuto e sostenuto attraverso un nuovo modello organizzativo e maggiori risorse».
Questo, in sintesi, il messaggio dell’appello lanciato dall’ANPIS (Associazione Nazionale Polisportive Dilettantistiche per l’Integrazione Sociale) e dall’UISP Marche (Unione Italiana Sport per Tutti) al mondo della politica, appello cui hanno già aderito numerose associazioni ed esponenti istituzionali, sia nazionali che locali.

«Se si considera lo sport non solo come spettacolo – dichiara il presidente del’ANPIS Roberto Grelloni – ma soprattutto come uno strumento di socializzazione e inclusione sociale, allora la politica ha il dovere di dare delle risposte precise, rafforzando innanzitutto la rete dell’associazionismo sportivo di base che rappresenta il principale promotore di buone prassi di sport sociale».

«Non vogliamo ridimensionare nessuno – aggiunge Luciano Vita, presidente dell’UISP Marche – ma chiediamo che i soldi pubblici siano destinati a servizi sportivi pubblici con finalità sociali.  Ecco perché in questo nostro appello al primo posto c’è la liquidazione della CONI Servizi S.p.A., una struttura che privatizza lo sport con finanziamenti dello Stato. Inoltre chiediamo che il fondo sullo sport di cittadinanza sia incrementato in misura adeguata a garantire la massima diffusione e promozione dello sport di base, dando su di esso la piena competenza alle Regioni e agli Enti Locali e che lo stesso sport professionistico (2,5% del PIL) ceda una piccola parte a sostegno dell’associazionismo di base, attraverso un sistema di mutualità che potrebbe prevedere una tassazione sugli stipendi dei professionisti sportivi superiore a cinque volte lo stipendio medio nazionale, oltre a una percentuale significativa dei proventi dei diritti televisivi. (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
– ANPIS, 071 200418, direttivo@anpis.it
– UISP Marche, tel. 071 2900059, marche@uisp.it.
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