Quel corso è dannoso all’inclusione scolastica

Lo dichiara la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), in riferimento ad un'iniziativa dell'Università Ca' Foscari di Venezia, autorizzata dal Ministero dell'Università e della Ricerca, per aspiranti insegnanti di sostegno all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Un numero troppo alto di partecipanti (1.350) e un insufficiente obbligo di frequenza sono le cause della dura protesta

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha accordato nei mesi scorsi l’autorizzazione all’Università Ca’ Foscari di Venezia di gestire un corso per aspiranti insegnanti di sostegno all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, aperto a 1.350 persone e per il quale sono previste attività didattiche on-line che superano la metà del monte ore complessivo.

Bimba con disabilità insieme ad insegnanteAlla luce dell’alto numero di partecipanti e dell’insufficiente obbligo di frequenza, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), da sempre impegnata sui temi dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, ritiene le modalità di tale corso del tutto incongrue a formare i futuri docenti destinati al delicato compito di supporto quotidiano all’integrazione degli alunni con disabilità nella scuola comune.
Alle richieste della Federazione, che in una lettera inviata ai ministri dell’Università e della Pubblica Istruzione sollecitava la sospensione del corso, in quanto lesivo della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, non sono per altro giunte risposte.

Per questo motivo, durante il Congresso Nazionale FISH – tenutosi a Bari dal 14 al 16 marzo scorsi (se ne legga la presentazione nel testo disponibile cliccando qui) – la Federazione ha approvato una mozione speciale, nella quale si denuncia l’insensibilità politica e culturale degli stessi ministri su problematiche così complesse e si ribadisce la richiesta di sospensione del corso gestito dall’Università veneziana o la sua trasformazione orientata all’obbligo di frequenza a tutte le lezioni e alla scomposizione del totale degli aspiranti in gruppi più ridotti.
«Qualora ciò non avvenisse – si legge nella mozione – si invitano i genitori degli alunni con disabilità (e non) delle scuole ove l’Università di Ca’ Foscari prevede di far svolgere il tirocinio imposto dalla normativa, a diffidare i dirigenti scolastici dall’effettuare tali tirocini con i propri figli. In caso contrario sarà vagliato l’esercizio di qualsiasi azione legale, sia in sede civile che penale e amministrativa, in quanto il tirocinio e il corso stesso sono in palese contrasto con il principio cardine del movimento internazionale per i diritti delle persone con disabilità: Nulla su di Noi Senza di Noi!». (S.B.)

Il testo integrale della mozione citata, prodotta dalla FISH al proprio Congresso di Bari, è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni:
Segreteria Nazionale FISH
tel. 06 78851262,
presidenza@fishonlus.it.
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