«Cittadini, votate!»: parola delle associazioni

I presidenti di alcune fra le più grandi organizzazioni dell’associazionismo, del volontariato e dell’impresa sociale si appellano ai cittadini indecisi e incerti in merito alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile, chiedendo loro di non astenersi e andare a votare

Il disegno di una mano che deposita la scheda in un'urna elettorale«13 e 14 aprile: partecipare per il bene del Paese»: si intitola così l’appello rivolto a tutti i cittadini italiani, firmato dai responsabili del Forum del Terzo Settore insieme ai presidenti di ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), ARCI (Associazione Ricreativa Culturale Italiana), ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Auser, la principale associazione italiana impegnata in ambito di terza età, Legambiente, FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e UISP (Unione Italiana Sport per Tutti).

I firmatari riconoscono che «milioni di cittadini vivono con disagio il rapporto con le istituzioni e coi partiti» e «che in tante donne e tanti uomini prevale la percezione che ancora una volta si punti all’affermazione degli interessi particolari piuttosto che all’obbiettivo del bene comune». In particolare, il documento si apre con alcune riflessioni sulla crisi economica internazionale, «i cui effetti negativi ricadono in modo rilevante sulla situazione economica e sociale del Paese e sulle condizioni di vita dei cittadini, con particolare riferimento al Mezzogiorno», e sulla crisi culturale, «che si manifesta nella crescente frammentazione sociale, nella caduta di tensione dell’etica pubblica e della cultura civile».

Nonostante e anzi proprio in conseguenza di queste considerazioni, gli otto esponenti del mondo dell’associazionismo raccolti attorno all’appello di voto ritengono che sia importante esprimere il proprio parere, per «evitare che alla fine siano altri a decidere per noi». «Esercitare il diritto di voto – proseguono congiuntamente – significa manifestare la propria volontà di partecipare e di decidere, per far valere gli interessi di tutti e di tutte, la democrazia e il bene del Paese». (B.P.)

Il testo integrale dell’appello, con i vari firmatari di esso, è disponibile ai lettori cliccando qui.
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