«Molti leader associativi del mondo della disabilità hanno condiviso e condividono con Matilde Leonardi l’approccio alla disabilità. Allo stesso tempo non hanno condiviso alcune sue scelte etiche e le sue provocazioni politiche. Ciò non toglie che le organizzazioni di persone con disabilità e dei loro familiari siano per la libertà di parola, contro ogni sopruso e ogni tentativo violento e coercitivo di eliminare spazi di libertà, democrazia e partecipazione».
Lo si legge in una nota ufficiale diffusa dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in riferimento alle contestazioni subite da Matilde Leonardi, ricercatrice dell’Istituto Neurologico Besta di Milano, candidata alle prossime elezioni politiche per la lista Aborto? No grazie, che durante un comizio a Bologna, a causa del lancio di oggetti contundenti, ha riportato la frattura di una costola.
«Le persone con disabilità e le loro famiglie – prosegue la nota della FISH – nonostante vivano in un Paese democratico, ben sanno in cosa consista l’esclusione e la marginalizzazione, l’assenza di libertà determinate da norme dello Stato fascista ancora oggi in vigore, tanto da dover affermare un principio fondamentale del diritto internazionale come Nulla su di Noi Senza di Noi. Per questa ragione difendono e difenderanno sempre la libertà di espressione di chiunque, anche dei loro maggiori avversari, e sono vicini a tutti coloro che subiscono aggressioni fisiche in virtù delle loro idee». (S.B.)
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