Per l’autonomia dei ragazzi con autismo

Due corsi di alta formazione sull'autismo, organizzati a Taranto fino al 18 aprile e dal 6 al 9 maggio, per diffondere buone prassi e la conoscenza delle più appropriate metodologie applicative per la riabilitazione e il recupero sociale delle persone che soffrono di questi problemi

Disegno con albero e ragazzo cui gira tutto attorno vorticosamente «Da una stima recente – dichiara Mariapia Vernile, presidente dell’Associazione CUAMJ di Taranto (Centro Universo Autismo Meridionale Jonico) – possiamo valutare che in Puglia vivano circa 6.000 persone con problematiche di autismo e che il fenomeno sia in aumento, senza dimenticare le reticenze di alcune famiglie meno abbienti che nascondono la realtà di avere un figlio autistico».
Parte principalmente da questi dati l’idea dello stesso CUAMJ di promuovere a Taranto (Auditorium dell’Istituto Salesiano Don Bosco), in collaborazione con la Scuola Polo per l’Handicap “F.S. Cabrini”, due corsi di alta formazione dedicati all’autismo, il primo dei quali si concluderà venerdì 18 aprile (L’intervento precoce comportamentale basato sulle tecniche ABA per bambini con autismo e/o con disturbo pervasivo dello sviluppo), mentre il secondo è previsto da martedì 6 a giovedì 8 maggio (Tecniche ABA e tecniche speciali di insegnamento nell’ambito dell’autismo adulto – e/o dei disturbi pervasivi dello sviluppo in genere).

A condurre entrambi gli appuntamenti, in veste di docente, è Claudia Lerz, pedagogista ed educatrice speciale, impegnata dal 1998 nel trattamento educativo e comportamentale dell’autismo e in particolare nell’applicazione e nello studio di un protocollo terapeutico basato sulle tecniche comportamentali ABA (Applied Behavior Analysis ovvero “Analisi applicata del comportamento”), supervisionato da David Lubin, vicepresidente dei Servizi Clinici e cofondatore del Children’s Center for Development & Behavior di Weston, in Florida (USA), con cui Lerz collabora attivamente da dieci anni.

«CUAMJ – racconta Mariapia Vernile – nasce dal bisogno di diffondere buone prassi inerenti l’autismo e patologie correlate, nonché la diffusione di metodologie applicative per la riabilitazione e il recupero sociale di queste persone. Purtroppo è una triste realtà sapere che i casi accertati di disturbi dello spettro autistico sono in aumento, ma è anche vero che è grazie alla tempestiva diagnostica che possiamo intervenire per aiutare le persone autistiche e le loro famiglie».

«Il processo riabilitativo – conclude Vernile – avviene attraverso tre fondamentali punti di forza, vale a dire la famiglia, gli operatori delle ASL e le istituzioni presenti sul territorio (Comune, Provincia, Regione, circoscrizione, scuole e associazioni di volontariato). Tutti questi punti di riferimento ruotano intorno ad un unico obiettivo che è quello di rendere autonomi al massimo i nostri ragazzi in difficoltà, avviandoli verso un’autonomia che li faccia sentire persone vive».

I corsi di Taranto, dunque, oltre che a psicologi, educatori professionali, fisioterapisti, infermieri, logopedisti, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e terapisti occupazionali, sono rivolti anche a famiglie con bimbi affetti da autismo, a docenti di sostegno e curricolari e ad operatori del settore socioeducativo e sanitario. (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
Associazione CUAMJ (Centro Universo Autismo Meridionale Jonico)
tel. 099 7729400 – 329 4271572,
ass.cuamj@libero.it.
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