Un compleanno di qualità

È quello della Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) di Torino, che proprio oggi festeggia i vent'anni di attività, ricordando le varie battaglie condotte - e spesso vinte - ma anche pensando ai vari impegni futuri

Era il 15 aprile del 1988, quando Leone Spiccia, Rosina De Rossi e Maria Federica Albert si ritrovarono a Torino per dare vita alla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà), che proprio oggi, dunque, festeggia il suo ventesimo compleanno, un anniversario in cui ricordare le innumerevoli battaglie condotte – e spesso vinte – un giorno da cui ripartire con immutato impegno per altre nuove sfide.

Il presidente della CPD di Torino Paolo Osiride Ferrero«Innanzitutto – raccontano i rappresentanti della Consulta, tanto preziosa anche per il nostro sito, con le sue quotidiane segnalazioni provenienti dal capoluogo piemontese – fondamentale per la nostra storia è stato l’arrivo alla presidenza di Paolo Osiride Ferrero, da taluni chiamato anche il “ciclone Osiride”, con il suo spirito di iniziativa, la sua energia, il suo stare sempre “in prima linea” nella difesa dei diritti delle persone bisognose di aiuto. Certamente è soprattutto per merito suo e della sua “squadra” se in vent’anni abbiamo ottenuto tanti buoni risultati».

E proviamo dunque ad enumerare alcuni tra i servizi e le attività che hanno impegnato in questi anni la CPD di Torino, dai progetti dedicati al trasporto alla compagnia e alle commissioni per le persone che necessitano di assistenza (Rete Anziani e Solitudini); dalle consulenze legali (Punto OK) alla comunicazione sociale, in particolare attraverso il programma televisivo Pegaso, Viaggio nel Sociale. Né si può dimenticare il progetto più recente, quel Turismabile della Regione Piemonte – del quale abbiamo già avuto più volte l’occasione di occuparci – affidato alla Consulta e che si propone di promuovere e sviluppare in Piemonte il turismo per tutti.
«Recentemente – ricordano ancora dalla CPD – siamo entrati anche nell’Istituto Italiano della Donazione, una garanzia di buon impiego del denaro donato, un’altra conquista per brindare a questi vent’anni con soddisfazione ancora maggiore».
Buon compleanno, dunque, e buon lavoro per gli anni a venire! (S.B.)

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