Interroghiamoci sui 30 anni di integrazione scolastica

a cura di Maria Teresa Calignano*
Questo il nome del convegno nazionale organizzato a Lecce dalla Sezione di Nardò dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down), dal quale sono emerse alcune proposte e richieste, nel tentativo di dare un nuovo impulso culturale e organizzativo alle problematiche dell'integrazione scolastica che anche in Puglia, in questi ultimi anni, ha fatto segnare un rallentamento

Alunni in aula scolasticaSi è svolto a Lecce presso l’ITAS (Istituto Tecnico Statale per Attività Sociali) “Grazia Deledda”, il terzo Convegno Nazionale organizzato dalla Sezione di Nardò dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), intitolato Interroghiamoci sui 30 anni di integrazione scolastica e patrocinato del Ministero della Pubblica Istruzione, dalla Provincia di Lecce e dal Centro Servizi Volontariato Salento.
All’incontro – durante il quale è stato fornito anche un servizio di stenotipia per garantire alle persone sorde una completa partecipazione ai lavori – erano presenti circa centocinquanta persone tra dirigenti scolastici, insegnanti, operatori sociosanitari, studenti universitari e rappresentanti di varie associazioni e dopo i vari interventi e il conseguente dibattito, sono emerse alcune precise richieste.

Innanzitutto si è ritenuta necessaria l’attuazione della recente intesa di marzo tra Stato e Regioni, con l’immediata stipula di un accordo di programma regionale – seguito da altri a livello provinciale, comunale e di Piano di Zona – mirati alla presa in carico dei progetti di integrazione scolastica, lavorativa e sociale degli alunni con disabilità.
Alla luce poi dei princìpi di tali documenti, si è chiesto che venga garantita la qualità dell’integrazione scolastica attraverso:
– la continuità didattica per gli insegnanti di sostegno;
– una migliore preparazione degli insegnanti che svolgono sostegno privi del titolo di specializzazione;
– una formazione iniziale e in servizio obbligatoria per tutti gli insegnanti curricolari sulla didattica e la pedagogia speciale;
– un maggior coordinamento delle scarse risorse disponibili, in modo da evitare dispersione, sovrapposizione e sprechi.

A livello regionale, inoltre, è emersa durante il convegno di Lecce la giusta pretesa di un chiarimento definitivo – da parte della Regione stessa – su chi debba garantire il trasporto a scuola, la nomina di assistenti per l’autonomia e la comunicazione e il supporto organizzativo all’integrazione scolastica nelle scuole superiori, compiti, questi, attualmente “palleggiati” tra Province e Comuni.

Si è ritenuta infine necessaria una conferenza dei servizi di tutti i dirigenti scolastici promossa dall’Ufficio Scolastico Provinciale, perché diano un nuovo impulso culturale e organizzativo – anche sulla base degli accordi dei Piani di Zona – alle problematiche dell’integrazione scolastica e della formazione professionale, lavorativa e sociale, che in questi ultimi anni, anche in Puglia, ha segnato un rallentamento che dovrà essere rapidamente recuperato, tramite la spinta delle associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari.

*Presidente della Sezione di Nardò (Lecce) dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down).

Share the Post: