Mettere tutti in collegamento

La Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell'Informazione, prevista per il 17 maggio prossimo, avrà quest'anno al centro la necessità di assicurare il diritto di piena partecipazione delle persone con disabilità alle tecnologie per la comunicazione e l'informazione. Presentiamo ai lettori la traduzione di un messaggio recentemente diffuso in tal senso dal segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon

Realizzazione grafica che rappresenta le nuove tecnologieÈ dal 1969 che l’ITU (International Telecommunication Union) – agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di tecnologie  per l’informazione e la comunicazione – ha indetto il World Telecommunication Day, ovvero la Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni, che dal 2006 è divenuta World Telecommunication and Information Society Day (Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione).
L’evento viene celebrato il 17 maggio di ogni anno, a ricordare la sottoscrizione della prima Convenzione Internazionale sulla Telegrafia, avvenuta nel lontano 1865 e in questo 2008 sarà centrato sul tema
Connecting Persons with Disabilities: ICT Opportunities for All, ovvero “Connettere le persone con disabilità: tecnologie dell’informazione e della comunicazione per tutti”.
L’intento è sostanzialmente quello di stimolare e incoraggiare, sia da parte degli Stati che dei produttori, la progettazione e la realizzazione di tecnologie pensate per i bisogni di tutte le persone con disabilità, rendendone sempre più facile l’informazione e la comunicazione.
Particolarmente significativo in tal senso ci sembra il messaggio diffuso nei giorni scorsi dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che qui di seguito proponiamo integralmente ai nostri lettori. (S.B.)

«A partire dai primi impulsi emessi, la telegrafia, ovvero la “scrittura a distanza”, ci ha accompagnato in modo dinamico e con una costante evoluzione.
La capacità di trasmettere velocemente un’informazione importante attraverso vaste distanze, colmando i divari di tempo e spazio, ha contribuito a far crescere esponenzialmente ogni ambito dell’attività umana, dall’invio di messaggi personali alla conclusione di complesse transazioni finanziarie, sino alla trattazione di questioni critiche riguardanti la guerra e la pace.
La Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione proclama il ruolo fondamentale delle comunicazioni e dell’informazione nella società e il bisogno universale di comunicare e cooperare attraverso tutti i confini.
Il 17 maggio rappresenta inoltre il giorno in cui nel 1865 fu fondata l’International Telecommunication Union. A quel tempo l’idea di trasmettere segnali elettronici attraverso il telegrafo aveva già prefigurato una drammatica reazione a catena di tecnologie in concorrenza. L’ITU fu istituita proprio per indirizzare il crescente bisogno di standard internazionali e sin da quei primi giorni essa ha giocato un ruolo chiave nel mettere il mondo “in connessione”, una sfida che continua oggi con la telefonia mobile di terza generazione e con le tecnologie a banda larga.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moonE tuttavia la portata della tecnologia nelle comunicazioni non è universale e i suoi benefici non sono ancora stati equamente condivisi.
Il Summit Mondiale della Società dell’Informazione, organizzato a Ginevra nel 2003 e a Tunisi nel 2005, ha posto in relazione l’ICT [tecnologie dell’informazione e della comunicazione, N.d.R.] con lo sviluppo umano e ha richiamato gli Stati Membri a costruire una globale “società dell’informazione inclusiva, centrata sulla persona e orientata allo sviluppo” attraverso la condivisione di informazione e conoscenza.
Il Summit ha inoltre spronato gli Stati Membri a puntare sui bisogni speciali delle persone con disabilità e di tutti gli altri gruppi maggiormente vulnerabili.
Non a caso il tema delle celebrazioni di quest’anno, Connecting Persons with Disabilities, mette in rilievo l’importanza di rendere accessibili gli strumenti e i servizi tecnologici per l’informazione e la comunicazione, venendo incontro alle necessità delle persone con disabilità.
Oggi si stima che nel mondo vivano 650 milioni di persone con disabilità che includendo le loro famiglie, fanno pensare a circa due miliardi di persone coinvolte in questi problemi, quasi un terzo della popolazione mondiale, senza mai dimenticare che ognuno può diventare, in qualsiasi momento, una persona con disabilità.
Appare dunque di vitale importanza che vengano cambiati gli approcci e gli atteggiamenti nei confronti delle persone con disabilità, assicurando che tutti i diritti fondamentali e le libertà siano garantite, incluso il diritto di piena partecipazione alla società dell’informazione, facendo proprie le istanze, le idee e i contributi del movimento per i diritti delle persone con disabilità.
Questa è una sfida di sviluppo molto significativa. Ma dobbiamo trovare soluzioni creative, incluso lo sviluppo di nuove tecnologie assistive e la facilitazione di un più vasto accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Voglio dunque esortare tutti i responsabili politici e i leader dell’industria ad accelerare i percorsi di ricerca tecnica e scientifica mirati a sviluppare tecnologie che possano essere inclusive e accessibili a tutti.
Aderiamo dunque, in questa Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione, ai princìpi guida della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, lavorando insieme per mettere in comunicazione tutto il genere umano in maniera equa, in base alle attuali opportunità e a quelle ancora possibili nel nostro mondo in perenne evoluzione».

Si ringrazia Giuliano Giovinazzo per la collaborazione fornita alla traduzione del testo originale.

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