Vederci chiaro: barriere visive, ipovisione, diritti di cittadinanza: questo il titolo del convegno organizzato per giovedì 12 giugno a Fuligno di Firenze (Via Faenza, 48) dal CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana), allo scopo di approfondire le problematiche sociali e culturali connesse all’ipovisione, esaminando le prospettive di intervento e mettendo a confronto idee ed esperienze.
L’evento è realizzato in collaborazione con l’Università del Terzo Settore, il Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Firenze e l’Associazione Nautilus.
«Nonostante che in Italia gli ipovedenti siano più di un milione – dichiarano gli organizzatori dell’iniziativa – dagli anziani che hanno subito una diminuzione della loro capacità visiva alle persone più giovani affette da patologie retiniche, ancora oggi c’è scarsa attenzione verso queste forme di minorazioni visive. L’ambiguità di tale condizione – né di ciechi, né di normovedenti – può essere causa di disagio sociale e psicologico e rendere difficili i processi di integrazione, portando talvolta a vere e proprie discriminazioni».
Il convegno rappresenta la conclusione del percorso avviato con il Progetto Xenia, finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Toscana (bando Esprit), che ha portato alla nascita dell’omonima cooperativa sociale composta da persone ipovedenti, che opererà nell’ambito delle barriere visive. (Cristiana Guccinelli)
CESVOT, Settore Comunicazione, Promozione e Ufficio Stampa
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