Giù le barriere: diritti e strumenti per la mobilità

a cura di Silene Thiella*
Ampia partecipazione della cittadinanza ad una tavola rotonda organizzata a Schio dall'ANIEP di Vicenza, per parlare di barriere non solo architettoniche, ma anche mentali e culturali, con uno sguardo alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e al suo nuovo approccio rivolto al rispetto dei diritti umani

Donna in carrozzina elettrica passa in un marciapiede ostruito da un autoveicoloÈ da quasi un quarantennio che si parla di barriere architettoniche e ad oggi sono in vigore nel nostro Paese leggi sempre più esaurienti per l’eliminazione delle stesse. Sembra dunque superfluo parlarne ancora, anzi talora sembra che il parlarne  in continuazione abbia quasi portato a risolvere il problema.
E tuttavia persistono tante barriere di ogni genere, architettoniche, mentali, culturali, economiche e burocratiche, poiché manca ancora una cultura della disabilità basata sulla centralità dei diritti umani. Il diritto della persona con disabilità sembra infatti legato alla disponibilità delle persone anziché essere un dovere da rispettare e ancora troppo spesso è più facile “fare una gentilezza” che riconoscere un diritto.
Eppure le barriere architettoniche sono il primo ostacolo alle cure e alla riabilitazione, all’integrazione scolastica, al lavoro, al tempo libero, alla vita indipendente e all’inclusione. Occorre perciò entrare in una nuova ottica, avere un nuovo approccio alla disabilità, anche in base alla recente Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Di questo e altro si è parlato a Schio (Vicenza), in occasione di una tavola rotonda – moderata da chi scrive – organizzata il 15 maggio scorso dalla sede locale dell’ANIEP di Vicenza (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Civili e Sociale degli handicappati), in collaborazione con il Comune scledense e con il patrocinio della Provincia di Vicenza e della ULSS 4 “Alto Vicentino”.
All’appuntamento sono intervenuti Emilia Laugelli, assessore alla Promozione Sociale del Comune di Schio, Massimo Pecori, già Difensore Civico del Comune di Vicenza, Roberto dall’Aglio, Difensore Civico del Comune di Schio, Massimo Maroni, comandante della Polizia locale, oltre a rappresentanti di associazioni di promozione sociale, quali Caterina Bertoli, presidente onoraria dell’ANFFAS di Schio (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Romano Borgo, presidente dell’Associazione Genitori di Ragazzi con Handicap e Sandra Bortoloso, presidente dell’Associazione “NoiPerTe”.

Dai rappresentanti delle associazioni sono emersi tutti i disagi delle persone con disabilità e delle loro famiglie, il pericolo della rassegnazione, della rinuncia, della depressione.
Dai vari interventi dei relatori susseguitisi sul palco, è emersa poi la necessità di affrontare i problemi a tutti i livelli, pensando all’inclusione totale delle persone nel rispetto dei diritti umani.
Lo scopo principale dell’incontro era in sostanza non solo l’approfondimento delle problematiche inerenti alle barriere architettoniche e la conoscenza degli strumenti per la mobilità, ma soprattutto la sensibilizzazione nei confronti delle barriere di ogni genere, mentali e culturali, in una prospettiva di solidarietà, efficienza e inclusione. In tal senso l’ampia partecipazione della cittadinanza ci fa pensare al meglio.

*Neuropsichiatra infantile. Presidente dell’ANIEP di Vicenza (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Sociali e Civili degli Handicappati).

Per ulteriori informazioni:
ANIEP Vicenza, Sede di Schio, aniepschio@alice.it.
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