E anche il 3 dicembre sarà dedicato alla Convenzione

"La Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità: dignità e giustizia per tutti noi": questo il tema deciso dalle Nazioni Unite per il 3 dicembre 2008, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. A proposito della Convenzione - entrata in vigore il 3 maggio scorso - da segnalare che sono già in 27 gli Stati ad averla ratificata, ciò che si auspica possa avvenire presto anche da parte dell'Italia

30 marzo 2007: l'allora ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero sottoscrive la Convenzione per conto dell'ItaliaCome riferisce «Enable», bollettino dell’ONU dedicato alla disabilità, il tema del 3 dicembre 2008, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, sarà La Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità: dignità e giustizia per tutti noi.
«La dignità e la giustizia – si legge nella nota delle Nazioni Unite – sono princìpi universali e consolidati e fin dalla sua nascita l’ONU ha stabilito che la dignità e i diritti inalienabili e uguali per tutti i membri del consorzio umano fossero alla base della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Il 2008, poi, è un anno particolarmente significativo per il movimento internazionale dei diritti umani, alla luce dell’entrata in vigore, il 3 maggio scorso, della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità e del suo Protocollo Opzionale, uno strumento legale concretamente vincolante per tutti gli Stati a far sì che essi promuovano e tutelino i diritti delle persone con disabilità. Il 2008, inoltre, coincide anche con il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani».

A proposito della Convenzione, vale la pena di aggiornare i lettori sul numero dei Paesi che l’hanno finora ratificata, consentendone il 3 maggio scorso l’entrata in vigore (dopo la ventesima ratifica).
Ad oggi, dunque, sono 27 i Paesi che hanno provveduto alla ratifica della Convenzione (Bangladesh, Croazia, Cuba, Ecuador, Egitto, El Salvador, Filippine, Gabon, Giamaica, Giordania, Guinea, Honduras, India, Kenya, Mali, Messico, Namibia, Nicaragua, Panama, Perù, Qatar, San Marino, Slovenia, Spagna, Sudafrica, Tunisia e Ungheria) e 16 a quella del Protocollo Opzionale, per il quale bastavano dieci Stati (Bangladesh, Croazia, Ecuador, El Salvador, Guinea, Mali, Messico, Namibia, Panama, Perù, San Marino, Slovenia, Spagna, Sudafrica, Tunisia e Ungheria).
129, invece, le firme alla Convenzione (tra le quali quella dell’Italia il 30 marzo 2007) e 71 quelle al Protocollo Opzionale.

Per quanto riguarda il nostro Paese, com’è noto, il movimento delle persone con disabilità attende già da tempo la ratifica, per la quale il 28 dicembre 2007, su proposta dell’allora ministro degli Esteri Massimo D’Alema, il Governo aveva approvato uno specifico Disegno di Legge, che avrebbe dovuto passare all’esame del Parlamento per la sua approvazione, come previsto dall’articolo 80 della Costituzione.
La successiva caduta del Governo Prodi ha bloccato l’intero iter del quale si auspica ora una rapida ripresa. Segnali incoraggianti in questo senso sono arrivati sia da Francesca Martini che da Eugenia Roccella, nuovi sottosegretari al Lavoro, alla Salute e alle Politiche Sociali, come da noi riferito nelle scorse settimane (se ne legga ai testi intitolati La FISH incontra il nuovo Governo e Come costruire una «società per tutti», disponibili cliccando rispettivamente qui e qui).
(Stefano Borgato)

Si suggerisce anche la consultazione dello spazio dedicato alla disabilità, all’interno del portale dell’ONU. L’indirizzo è www.un.org/disabilities.

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