«Il Decreto Legge 112/08 su sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria [analizzato a fondo in questo sito nei giorni scorsi, con il testo disponibile cliccando qui, N.d.R.], che il Parlamento è chiamato a convertire in legge, contiene anche disposizioni che investono le persone con disabilità e le loro famiglie. La FISH si augura che il Parlamento apporti le necessarie modifiche per rendere quel provvedimento più calibrato ed equo».
Lo si legge in una nota prodotta dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, nella quale vengono evidenziati una serie di elementi definiti «preoccupanti». «Innanzitutto – si scrive infatti nel comunicato – pur condividendo le motivazioni di fondo della “crociata” lanciata dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta contro i cosiddetti “fannulloni”, vi sono però delle approssimazioni che finiscono per danneggiare i lavoratori (solo pubblici) che assistono un familiare con grave disabilità. Infatti, la fruizione dei permessi e i congedi di cui questi hanno diritto inciderà negativamente sulla loro busta paga, quasi che il ricorso a quel diritto fosse un indicatore utile ad individuare un lavoratore “fannullone”. La FISH, che da sempre ha condannato come odiosa ogni forma di elusione e uso improprio dei benefici riservati alle persone con disabilità, prende dunque le distanze da questo proposito discriminatorio e ne invoca la cancellazione in sede di conversione in legge».
Successivamente ci si rivolge al piano straordinario di verifica delle persone con invalidità civile – contenuto nel citato Decreto 112 – che prevede esattamente 200.000 controlli che dovranno essere attuati dall’INPS.
Qui la FISH intende soprattutto sottolineare che «almeno dal 1998, e in modo bipartisan, i Governi che si sono succeduti hanno varato controlli annuali a campione che alla fine hanno interessato centinaia di migliaia di cittadini sottoposti a verifica. Quali siano stati i risultati – e i costi! – di tali verifiche, non è mai stato reso noto».
Ma l’approvazione del Decreto 112 offre anche, secondo la nota della Federazione, «l’imperdibile occasione di introdurre importanti elementi di semplificazione amministrativa anche nel farraginoso ambito dell’accertamento, della verifica e del controllo delle invalidità civili e dell’handicap, un settore in cui sono numerose le immotivate ridondanze, gli sprechi e i disagi. Oggi, infatti, può capitare alla stessa persona di transitare davanti alla medesima Commissione nel giro di pochi anni per verificare fattispecie diverse (invalidità, handicap, condizione di alunno con handicap, collocamento mirato, patente speciale, contrassegno invalidi, agevolazioni sulla telefonia mobile). A questo si aggiungano le verifiche, i controlli a campione, le revisioni e le rivalutazioni al compimento delle maggiore età, senza dimenticare i tempi spesso biblici necessari ad ottenere una certificazione (esistono casi non infrequenti di nove mesi di attesa…)».
La FISH rivendica dunque tutta la sua propositività, dichiarando di «volere certamente partecipare, con responsabilità, a questo tentativo di semplificazione, avanzando proposte concrete, sostenibili e semplici».
E proprio in tal senso è stato inviato al ministro della Semplificazione Roberto Calderoli un articolato e motivato emendamento al Decreto Legge 112 – sui temi dell’invalidità civile – chiedendo un confronto per il quale la Federazione attende conferma. (C.G.)
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