«Apprendiamo dalla stampa che alla Commissione Bilancio della Camera si vuole introdurre un emendamento rispetto al cinque per mille, con un ritorno ai passati criteri di partecipazione nella raccolta delle adesioni (per intendersi quelli del primo anno). Ancora una volta, dunque, assistiamo ad interventi estemporanei, unilaterali e improvvisati che rendono più difficile l’attuazione di uno strumento di sussidiarietà fiscale pensato per sostenere l’associazionismo e il volontariato».
Sono parole di Michele Mangano, presidente dell’Auser – la principale organizzazione italiana impegnata nel settore della terza età – che leggiamo in una nota diffusa dall’associazione.
«Cambiare i criteri e le regole di partecipazione di anno in anno – continua Mangano – crea confusione e incertezze, determinado infine una concorrenza che, in certi casi, appare l’esatto contrario di un’idea che vuole sostenere le attività e l’impegno rivolto ad iniziative di utilità sociale e di sussidiarietà. Inoltre, tornare al passato senza un confronto di merito con il Forum Permanente del Terzo Settore e con le associazioni destinatarie del cinque per mille è un errore che bisogna evitare».
«Sarebbe più serio – conclude il presidente dell’Auser – e meno burocratico predisporre un disegno di legge di stabilizzazione del cinque per mille, in modo da evitare queste annuali “incursioni” e rendere più certo uno strumento che deve servire davvero a sostenere quei soggetti sociali della cittadinanza attiva che si impegnano per dare risposte ai bisogni dei cittadini». (S.B.)
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