Il no della FISH ad ogni discriminazione su base etnica

La Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap si pronuncia ufficialmente contro la ventilata ipotesi governativa di schedatura con rilevamento delle impronte digitali di bambini e adolescenti rom, ritenendolo «un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l'origine etnica». Una censura che marcia in linea con quella di tutti gli atti discriminatori nei confronti delle persone con disabilità e che guarda anche alla doppia discriminazione vissuta da bambini e adolescenti rom con disabilità
Bambini rom«La FISH ONLUS – si legge in una nota della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – esprime la propria preoccupazione e indignazione per l’ipotesi di schedatura con rilevamento delle impronte digitali dei bambini rom. Con questo grave atto, infatti, si andrebbe contro la Costituzione italiana (articoli 2, 3 e 6) e contro la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (articoli 1, 3 e 7), oltre a violare i provvedimenti sulle pari opportunità e la non discriminazione previsti dal Trattato dell’Unione Europea, dalla Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo e da altre Convenzioni Internazionali che vietano la discriminazione razziale ed etnica, nonché la Direttiva europea 38/2004 sulla libera circolazione, che vieta i controlli sistematici nei confronti dei cittadini europei».
 
«Forti perplessità sulla legittimità di un simile provvedimento – continua il comunicato della FISH – ha espresso anche il commissario europeo ai diritti umani, mentre il 10 luglio scorso il Parlamento Europeo,  con una “censura storica” votata a larga maggioranza, ha emanato una risoluzione in cui valuta la raccolta delle impronte come “un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l’origine etnica”».

Secondo la FISH, dunque, la schedatura di bambini e adolescenti rom «è un atto discriminatorio e persecutorio, che apporta un grave vulnus alla democrazia e alla Convenzione internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza».
«Consapevoli poi della doppia discriminazione che vivono i bambini e gli adolescenti rom con disabilità, cui l’accesso ai beni e ai servizi viene fortemente ostacolato quando non negato e della condizione di segregazione che spesso vivono all’interno delle loro comunità – conclude la nota – facciamo appello a tutte le forze politiche, agli organi di stampa, ai cittadini, per dire no ad ogni forma di discriminazione, così come per la disabilità, basata su nazionalità, sesso, razza o origine etnica, religione o credo, età od orientamento sessuale».

Per ulteriori informazioni:
Segreteria Nazionale FISH ONLUS
tel. 06 78851262,
presidenza@fishonlus.it.
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