È stato approvato il 17 giugno scorso, dalla Giunta Regionale del Veneto, il piano annuale di interventi per l’anno 2008 per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, su proposta dell’assessore regionale alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi.
Il provvedimento – previsto dalla Legge Regionale 16/07 (Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche) – stanzia esattamente 2.280.000 euro da ripartire tra i Comuni, per gli interventi che riguardano gli edifici privati (settore cui andrà il 30% dell’importo, pari a 684.000 euro), i facilitatori della vita di relazione (60%, pari a 1.368.000 euro) e l’adattamento dei mezzi di locomozione privati (10%, pari a 228.000 euro).
A questo punto gli enti e i privati interessati al provvedimento potranno presentare istanza al sindaco del Comune competente entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regionale, avvenuta il 4 luglio (BUR n. 55) e dunque entro il 4 settembre prossimo.
Entro il termine di centoventi giorni, poi (4 novembre), i Comuni – dopo apposita istruttoria – comunicheranno alla Direzione per i Servizi Sociali della Regione il loro fabbisogno complessivo, sulla base delle domande presentate e ritenute ammissibili. A quel punto la Giunta provvederà a ripartire ai Comuni stessi le risorse disponibili.
«Il governo della Regione Veneto – ha dichiarato l’assessore Valdegamberi – annette molta importanza a questo tema, ritenendolo fondamentale per la compiuta realizzazione del diritto di cittadinanza e di pari opportunità dei cittadini con disabilità. Si tratta del primo piano annuale per l’eliminazione delle barriere adottato dopo l’entrata in vigore della Legge Regionale 16/07, che introduce elementi di semplificazione e flessibilità e che ha sostituito la Legge Regionale 41/93, primo passo per assicurare alle persone con disabilità gli stessi diritti di tutti i cittadini, perché potessero disporre della stessa libertà di movimento e di relazione di tutti. Da allora, però, sono intervenute molte e rilevanti novità nel settore, sia dal punto di vista tecnologico che internazionale, ciò che ha portato ad approvare, lo scorso anno, un nuovo e più aggiornato strumento di legge che sottolinea l’importanza da noi data alle politiche che puntano alla migliore integrazione possibile delle persone con disabilità in tutti i settori della vita sociale». (S.B.)
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