Insieme ad altre diciannove organizzazioni civiche, CittadinanzAttiva ha lanciato un pubblico appello – proposto nel proprio sito internet – contro i tagli indiscriminati alla spesa sanitaria e a quella sociale, sottolineando il rischio che essi possano incidere n modo determinante sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini.
«Per la sanità – si legge nell’appello – il taglio sarà di 2 miliardi nel 2010 e di 3 miliardi nel 2011; il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali sarà poi tagliato già nell’anno in corso di 250 milioni di euro (da 1 miliardo a 750 milioni) e nel 2009 potrebbe essere ridotto di ulteriori 250 milioni, venendo quindi sostanzialmente dimezzato. Si tratta di tagli che, aggiunti alla parziale mancata copertura dell’ICI, costringeranno i Comuni a ridurre i servizi ai cittadini, in primo luogo quelli per la salute. Di fatto, dunque, saremo messi di fronte a una drastica riduzione delle misure di prevenzione e delle prestazioni, oltre che alla re-introduzione di ticket che in modo iniquo colpiranno le famiglie e le fasce sociali più deboli».
Ben altro invece, secondo i sottoscrittori del documento, sarebbe necessario per risolvere i problemi della Sanità italiana. «I ticket, infatti, sono solo un modo veloce per fare cassa. Servirebbero, piuttosto, misure per combattere gli sprechi e le inefficienze di cui i cittadini sono solo vittime. Per queste ragioni riteniamo urgente sgravare il bilancio sanitario da sprechi e inefficienze, ma non a scapito della qualità, della sicurezza e della stessa sopravvivenza del Servizio Sanitario Nazionale, pur tenendo conto dei recenti, diversi punti di debolezza mostrati da quest’ultimo: casi di corruzione, piccole e grandi illegalità, assenza di controlli efficaci nel sistema di pagamento DRG [in base ai quali le Regioni finanziano le ASL per il pagamento delle prestazioni, N.d.R.]».
«Siamo preoccupati – si legge ancora nell’appello promosso da CittadinanzAttiva – in particolare per i sempre più diffusi casi di corruzione che ormai da qualche anno investono trasversalmente il sistema sanitario, soprattutto a livello regionale: questa crescita di interessi illeciti non fa altro che mettere ulteriormente a rischio l’offerta di servizi e richiede un’attività di controllo permanente da parte delle Istituzioni e dei Cittadini. Occorre dunque applicare la normativa sulla confisca e sull’uso sociale dei beni dei corrotti».
Per quanto riguarda infine i tagli alla spesa sociale, «è gravissimo – conclude il documento – che il Governo voglia intervenire già sul bilancio in corso, creando grandissime difficoltà a enti locali, servizi pubblici, terzo settore e volontariato che hanno programmato e programmano la loro azone in una cornice finanziaria che sarebbe assolutamente sconvolta dalle decisioni che potrebbero essere prese. Chiediamo quindi che le organizzazioni firmatarie vengano coinvolte nelle discussioni attualmente in corso su questi temi perché si tenga conto del loro punto di vista». (S.B.)
– AIC (Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee)
– ALOMAR (Associazione Lombarda Malati Reumatici)
– ANANAS (Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi)
– ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici)
– ANPI (Associazione Nuove Patologie Intestinali)
– Associazione Italiana Pazienti BPCO
(BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva)
– Assoutenti
– Auser
– CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)
– FAND (Federazione Nazionale Associazioni Diabetici)
– Federasma
– La Gabbianella
– Legambiente
– Lunaria
– Movimento Consumatori Italiano
– Movimento Difesa del Cittadino
– Sbilanciamoci!
– UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale)
– UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare)
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