In una fine di agosto più fresca e piovosa del solito, abbiamo deciso di passare una decina di giorni in Carnia, con una puntatina turistica in Cadore e la natura ci ha offerto scenari davvero stupefacenti.
Immense foreste di pini e faggi, improvvise pareti di roccia granitica o monti pieni di prati fioriti. Un mare di colori dove l’azzurro delle calendule la fa da padrone, mentre nel sottobosco il rosa dei ciclamini ingentilisce il verde del muschio.
Nella panoramica di queste montagne, nello scenario dell’autunno avanzante, le foreste di faggio passano dal verde al rosso, preparandosi per la loro spoliazione.
Qualche fortunato che ha l’occasione di essere da queste parti soprattutto in settembre può godersi lo spettacolo dei boschi di un rosso vivo e del relativo sottobosco di un colore reso dorato dalle foglie cadute. Sono spettacoli unici, in luoghi dove la cura per il territorio è sacra, con la natura che una volta tanto la fa da padrona, ringraziando per il rispetto e l’amore ricevuti con spettacoli che solo lei sa donare.
Ampezzo: cortesia e buona cucina
A contorno di questi scenari, va aggiunta la gentilezza delle persone, la disponibilità all’aiuto e la cortesia di salutare sempre, come se si fosse “di casa” e non dei semplici turisti.
La cucina locale, oltre al prosciutto, al salame, allo speck e ai formaggi, offre anche piatti particolarmente robusti, ma per evitare di scrivere stramberie – visti i nomi particolarmente difficili – ne citerò solo un paio: i tortellini ripieni di erbe e speck e un secondo di carne di costicine e salsiccia con polenta e funghi in un unico amalgama che rende il tutto assai saporito.
In questo ambiente idilliaco di pace, natura e serenità, abbiamo soggiornato alcuni giorni ad Ampezzo, presso l’Agriturismo Primavera, struttura del tutto accessibile, grazie a una rampa d’accesso che porta alla sala ristorante e a una stanza per persone con disabilità, ampia e dotata di bagno con doccia a pavimento e spazio sufficiente per manovrare con la carrozzina.
L’agriturismo è gestito da un gruppo di ragazzi di estrema gentilezza che si fanno in quattro per fare sentire il cliente a proprio agio e soprattutto – come nel nostro caso – per dare una mano rispetto ad ogni piccolo problema che possa presentarsi.
Sito a due minuti dal paese di Ampezzo e immerso in una quiete assoluta, il Primavera è circondato da boschi e prati e dotato di una grande stalla, con mucche e cavalli (al fianco vi è anche un maneggio). Ottima e abbondante la cucina, che offre le varie specialità locali, cotte al momento e servite in maniera egregia assieme ad un buon vino. Le grappe e i dolci di produzione propria chiudono in bellezza ogni pasto.
La pace e l’incanto di Sauris
Successivamente ci siamo trasferiti per alcuni altri giorni – sempre in Carnia – a Sauris, patria del prosciutto e dello speck omonimi, oltre che vicina al lago che ne porta il nome. Quasi superfluo tornare a parlare della bellezza dei luoghi, dell’incanto del lago e della pace che vi regna, che qui hanno trovato un’ulteriore conferma.
Abbiamo alloggiato a Sauris di Sopra, all’Hotel Pame Cinto della signora Ketty. La stanza accessibile, spaziosa con un bagno molto ampio e doccia a pavimento, si trova al primo piano. Vista la conformazione dell’albergo, si accede dall’esterno attraverso l’uscita d’emergenza che dà sulla rampa d’accesso. Per andare al ristorante bisogna perciò uscire dalla stanza e scendendo la rampa stessa, si arriva alla sala da pranzo.
Un hotel pulito simile ad una “bomboniera” per come viene curato dalla gentilissima proprietaria, che ne è anche la cuoca. Decisamente superba la colazione, così come i pranzi che oltre ai piatti locali, propongono anche specialità dell’Ungheria, Paese d’origine della signora Ketty.
Sempre a Sauris, chi vuole mangiare molto bene, scoprendo anche le specialità del luogo, può puntare sull’Agriturismo Monte Ruke, che al di là della strada da percorrere particolarmente impervia, è un locale accessibile con il bagno a norma.
Ancora a Sauris di Sopra, per concludere, segnalo il Pame Stifl, gestito in maniera egregia da una ragazza con i capelli rossi attenta e gentile. Il locale – accessibile, ma non per il bagno – oltre ad offrire i più svariati cibi del posto, funziona anche come pizzeria. Ottime le grappe fatte dai proprietari, con sapori nuovi e ricercati.
Per chi ama l’avventura
E per concludere – dedicato a chi ama l’“avventura” – l’Agriturismo Malga Quarnan a Gemona del Friuli, cui si arriva da una strada che si inerpica per il Monte Quarnan, concedendo uno spettacolo impareggiabile della vallata del Tagliamento, ma che richiede abilità e tenacia per affrontare ben ventidue tornanti! La pace e la tranquillità del luogo ripagano però della grande fatica.
Vi si mangiano formaggi e salumi fatti dai proprietari (mitica la ricotta appena fatta!) e anche dei primi piatti, ma non specialità locali. Tutto viene preparato al momento, compreso il caffè con la moka. Alla fine il locale è accessibile sia all’esterno che all’interno, anche se il bagno, pur essendo in piano, è un po’ stretto.
Con soddisfazione abbiamo potuto notare che in Carnia sono molte le strutture accessibili. Oltre a quelle citate, infatti, ne abbiamo verificate altre che rispondono tranquillamente ai requisiti richiesti. E naturalmente ci ha fatto piacere riscontrare questo tipo di sensibilità che invece non avevamo trovato negli anni scorsi in altre regioni.
*Testo già apparso nel n. 164 di «DM», periodico nazionale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e qui riprodotto per gentile concessione.
– Agriturismo Primavera di Ampezzo, tel. 0433 80452 – 338 3259840
– Hotel Pame Cinto di Sauris di Sopra, tel. 333 7974922
info@pamecintodaketty.it
– Agriturismo Monte Ruke di Sauris di Sopra
tel. 0433 86060 – 339 6166143
– Ristorante Pizzeria Pame Stifl di Sauris di Sopra, tel. 0433 86242
– Agriturismo Malga Quarnan di Gemona del Friuli, tel. 0432 974022
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