A convegno sulla fisioterapia neurologica

Fisioterapisti italiani e statunitensi a confronto, su un settore complesso dell'area della riabilitazione, come quello neurologico. Accadrà durante il congresso internazionale organizzato dall'AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti) e dalla Società Scientifica Italiana di Fisioterapia e Riabilitazione, che si terrà a Giardini Naxos, Taormina (Messina) il 9 e 10 ottobre

Seduta di fisioterapia neurologica con un bimboIctus, lesioni spinali, sclerosi multipla, Parkinson: questi i principali problemi che coinvolgono il sistema nervoso centrale, in aumento in tutto il mondo, per le quali la fisioterapia ha una fondamentale importanza.
In Italia, ad esempio, ogni anno si contano 196.000 nuovi casi di ictus, 1.800 di sclerosi multipla, 1.500 lesioni spinali acute e 200.000 casi di Parkinson.
Se si rimane poi nella sfera delle malattie cronico-degenerative, secondo i più recenti dati Istat, la percentuale di cittadini affetti da cronicità è in crescita e oggi arriva a toccare il 36,6%, contro il 35,9% del 2001. Di conseguenza è andata progressivamente aumentando anche la richiesta di riabilitazione, sia in termini di servizi che di qualità delle prestazioni.

Per andare incontro a queste esigenze, l’AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti), l’organizzazione maggiormente rappresentativa del settore, e la Società Scientifica Italiana di Fisioterapia e Riabilitazione hanno organizzato il congresso internazionale denominato Fisioterapia neurologica – Razionale e approcci terapeutici per la riabilitazione nelle lesioni del sistema nervoso centrale, che si terrà a Giardini Naxos, Taormina (Messina), il 9 e 10 ottobre (Naxos Beach Resort, Via Recanati, 26) e che vedrà tra i propri relatori autorevoli professionisti del settore statunitensi e italiani.

«In Italia – spiega il presidente del Congresso Paolo Pillastrini, presidente del corso di laurea in Fisioterapia all’Università di Bologna – negli ultimi anni la fisioterapia in neurologia non si è mantenuta al passo, cosa che invece è accaduta ad altri ambiti, come la terapia manuale. Eppure, c’è un generale trend di aumento delle patologie cronico-degenerative, alcune delle quali sono gravemente invalidanti perché condizionano la qualità della vita del paziente. Sono malattie che lasciano esiti e hanno bisogno di continuità assistenziale anche dopo la fase acuta e la degenza ospedaliera. Per questo abbiamo sentito la necessità di aggiornarci e fare un punto degli strumenti valutativi e terapeutici a disposizione, quando si prende in carico un paziente con patologie del sistema nervoso».
«I fisioterapisti italiani – afferma dal canto suo Antonio Bortone, presidente nazionale dell’AIFI e già direttore di struttura complessa dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano – coraggiosamente affrontano un settore complesso dell’area della riabilitazione, l’ambito neurologico appunto. E si confrontano principalmente con i colleghi americani sui fondamenti della natura, dei limiti e della validità del sapere scientifico, proiettando, di fatto, la fisioterapia nello spazio di sovrapposizione che c’è tra le scienze esatte e quelle empiriche».

Tre le sessioni del convegno previste: Basi neurofisiologiche dei processi di recupero, Fisioterapia nei soggetti con esiti di stroke e Fisioterapia nei soggetti con lesioni extra-piramidali; due invece le tavole rotondeStudiare il cervello per comprendere il movimento o studiare il movimento per comprendere il cervello? Rieducare il cammino dei soggetti con emiplegia. Quando e come iniziare? (P.P.)

Il programma completo del congresso è disponibile cliccando qui.
Per richiedere materiale sull’evento e per ulteriori informazioni:
Patrizia Pallara, tel. 330 889838, papera@mclink.it.
Share the Post: