La tutela personalizzata dell’amministrazione di sostegno

Sarà tutto dedicato a questo istituto - introdotto in Italia all'inizio del 2004, per offrire uno strumento più flessibile di tutela alle persone in tutto o in parte prive di autonomia - il corso che prenderà il via il 10 ottobre a Palermo, a cura dell'ANFFAS nazionale e locale

Disegno che rappresenta l'amministrazione di sostegno, con una persona più grande che ne protegge una più piccola«La propsta del presente corso nasce da un’attenta analisi del bisogno sociale compiuta dall’ANFFAS Sicilia [Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, N.d.R.], riscontrata anche in occasione dell’organizzazione di convegni locali sul tema e dall’Osservatorio Nazionale Amministratori di Sostegno, costituito dall’ANFFAS Nazionale e finalizzato all’analisi della diffusione della conoscenza e dell’applicazione di questo nuovo mezzo di tutela».

Lo si legge nella presentazione di un’interessante iniziativa che prenderà il via a Palermo il 10 ottobre prossimo e che si articolerà fino al mese di novembre inoltrato, attraverso una serie di incontri cui parteciperanno di volta in volta avvocati, neuropsichiatri o assistenti sociali.
Si tratta del I Corso sull’amministrazione di sostegno, promosso dall’ANFFAS Sicilia, da quella di Palermo e dalla Fondazione Dopo di Noi, a cura del Comitato Tecnico Scientifico della stessa ANFFAS Sicilia.

«Il nuovo strumento dell’amministrazione di sostegno – spiega il responsabile del citato Comitato Tecnico Scientifico, Francesco Marcellino – introdotto dalla Legge 6/04, ha modificato i preesistenti istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione. Le finalità della nuova norma sono sostanzialmente quelle di offrire un nuovo strumento in grado di tutelare soggetti non pienamente capaci di provvedere ai propri interessi, di assicurare la migliore tutela con la migliore limitazione possibile della capacità di agire delle persone in tutto o in parte prive di autonomia, tramite interventi di sostegno temporanei o permanenti, di limitare ai casi estremi il ricorso all’inabilitazione e all’interdizione».
«Infatti – continua Marcellino – l’amministrazione di sostegno non si pone tra questi ultimi istituti, ma è identificata dal legislatore come lo strumento principale mediante cui assicurare adeguata tutela alle persone prive in tutto o in parte dell’autonomia. E la sua efficacia giuridica trova fondamento nella flessibilità che permette di realizzare una tutela realmente personalizzata, perché costituita a misura dei bisogni della persona».

Durante il corso di Palermo, dunque, al primo incontro introduttivo seguirà la trattazione di vari temi connessi, quali Il ricorso, l’ICF (la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), il Sociale o il Notaio, sempre connessi al ruolo dell’amministratore di sostegno.
«Un’iniziativa – conclude Francesco Marcellino – che mira a fornire una corretta informazione su questo nuovo strumento di tutela, sulle sue differenze con l’interdizione e l’inabilitazione e sull’applicabilità di esso nelle varie forme di disagio». (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
ANFFAS Sicilia, tel. 091 511735
anffas.sicilia@gmail.com, info@anffasicilia.net.
Share the Post: