È andato al Progetto S.I.T.In. – Creazione di una rete integrata di servizi per un turismo inclusivo nella Provincia di Caserta il prestigioso “Premio Turismo Italia Accessibile”, assegnato il 25 settembre scorso a Cecina (Livorno), nell’ambito della Borsa Europea del Turismo Associato (BETA), iniziativa che intende valorizzare quel sistema che meglio interpreta i principi del cosiddetto “turismo per tutti” (se ne legga la presentazione nel nostro sito, al testo disponibile cliccando qui).
A promuovere il meritorio progetto è stata la Cooperativa Sociale Ability 2004 di Caserta, al cui presidente – Vitaliano Ferrajolo – che è anche responsabile della locale Lega Problemi Handicappati, cediamo la parola per presentare approfonditamente l’iniziativa.
Premessa
Ability 2004 nasce come costola e braccio operativo dell’associazione Lega Problemi Handicappati ONLUS (LPH) di Caserta – costituitasi come movimento negli anni Settanta (legalmente nel 1986) – per creare uno strumento operativo teso a rendere effettivo e concreto un diritto che, nel nostro territorio, troppo spesso è risultato essere solo oggetto di discussioni, convegni e dibattiti: il diritto al lavoro delle persone con disabilità.
Una strada, quella di Ability 2004, perseguita con forza, anche se non priva di difficoltà, che è quella di essere protagonisti e non spettatori della propria vita: non più delegare ad altri il proprio destino, ma essere quindi imprenditori di se stessi!
Già la scelta della ragione sociale – Ability – caratterizza l’impronta diversa di approccio alla tematica del lavoro, ricalcando quella che la nuova legge sul collocamento “mirato” [Legge 68/99, N.d.R.] ha rivoluzionato: il lavoro giusto per la persona giusta, così da rendere ri-abili persone che col vecchio metodo potevano apparire dis-abili.
Purtroppo, però, nonostante nuove norme abbiano modificato il panorama legislativo, i vecchi pregiudizi sono rimasti e specialmente le persone con più alta percentuale di invalidità rimangono espulsi dal circuito economico-lavorativo: sono proprio queste le persone di cui la Cooperativa Sociale Ability 2004 vuole promuovere l’immagine e consentire l’impiego proficuo in maniera integrata.
Ability 2004 si rapporta e si ispira alla filosofia delle principali associazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità, come Federhand Campania, FISH Italia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e DPI Europa (Disabled Peoples’ International).
Filosofia del progetto S.I.T.In.
La domanda di turismo accessibile e inclusivo – intesa nella sua più vasta accezione, comprendendo cioè quella componente che esprime esigenze speciali di comodità e agevolazioni nei confronti della pratica del viaggiare – è stata finora completamente disattesa dal “sistema turismo” della Provincia di Caserta, focalizzato e concentrato dagli enti e dalle agenzie preposte soprattutto sul flusso di un turismo a misura di persona “normodotata” e che nella provincia ha come fulcro attrattivo la Reggia di Caserta e il suo parco.
Quest’ultimo è uno dei siti culturali italiani che riesce a catalizzare l’interesse di un notevole flusso turistico nazionale e internazionale, tanto da essere posizionato tra i primi nella graduatoria dell’afflusso dei visitatori.
Fondamentalmente la Reggia è un polo che si sviluppa su una notevole superficie – tra coperta e scoperta – e con una serie articolata di “attrazioni”: gli appartamenti reali, il parco reale con il parco annesso e il giardino inglese, il museo dell’Opera (al momento in ristrutturazione), la collezione d’arte contemporanea Terrae motus.
E tuttavia, nonostante ciò, gli attori socioeconomici e istituzionali che dovrebbero, e soprattutto avrebbero potuto, curare un incoming [letteralmente “arrivo”, N.d.R.] con uno standard qualitativamente soddisfacente, non sono stati in grado di gestire la ricettività turistica sul proprio territorio e i flussi si limitano ad un “mordi e fuggi” che poco dà in termini di ricaduta economica.
Scadente è anche il sistema del trasporto provinciale pubblico viario su gomma, che è stato posto in liquidazione amministrativa e per il quale si prevedono tempi lunghi per un ritorno alla normalità.
Da una serie di verifiche e indagini sostenute dalla locale Lega Problemi Handicappati ONLUS, le persone con disabilità fisica, sensoriale o intellettiva che finora visitavano la Reggia e il suo parco non avevano alcun punto di riferimento, inteso come luogo fisico stabile con degli specifici operatori, formati all’uopo, che potessero orientare e informare circa le opportunità turistiche, i percorsi, l’accessibilità dei siti disponibili, le manifestazioni e gli eventi accessibili, nonché fornire indicazioni attendibili sull’accessibilità degli alberghi.
Dalle conversazioni, poi, tenute con diversi turisti con “bisogni speciali” – spesso anziani – incontrati nel parco e nei cortili della Reggia, ci si è accorti che non tutti utilizzano il web per preorganizzare la visita e all’interno della Reggia è scarso l’agevole reperimento delle informazioni.
Attualmente, per la Provincia di Caserta, esiste solo una guida alle strutture di ospitalità la cui qualità, pensando alla domanda di turismo oggetto del presente progetto, è particolarmente lacunosa e non certo esaustiva rispetto alle più varie esigenze.
In relazione a ciò, quanto mai sentita appare l’esigenza di creare una serie di iniziative che soddisfino quattro obiettivi:
a) colmare un’evidente lacuna e quindi di dotarsi di strumenti di orientamento turistico inclusivo, tali da allineare la Reggia alle altre realtà di particolare rilevanza attrattiva;
b) permettere a chiunque, senza discriminare alcuna fascia sociale, di accedere a tutta una serie di informazioni utili a organizzare un viaggio o un percorso di agevole mobilità, sia per quello che riguarda il patrimonio artistico-culturale della provincia, ma anche delle strutture ricettive e di ospitalità;
c) incrementare il flusso turistico nella Provincia di Caserta, stimolando l’arrivo di potenziali nicchie di turisti che, per la particolarità dei bisogni individuali, necessitano di una preorganizzata pianificazione del viaggio, attraverso un’informazione chiara ed esaustiva;
d) organizzare un sistema di mobilità integrato in provincia.
In questa logica, per Ability 2004 non esiste un progetto “speciale” contrapposto – o alternativo – a quello “normale”, ma un tentativo di estendere il grado di fruibilità del progetto stesso, in modo da tenere in considerazione le esigenze del maggior numero possibile di persone, siano esse abili o con disabilità.
Le attività progettuali sono state pensate di tipo modulare, partendo da un minimo di servizi fondamentali, che fossero nel tempo utili ad innestare un volano per iniziative di supporto al miglioramento della qualità e della quantità dell’esistente.
Articolazione del progetto di rete
L’idea è stata allora quella di creare un network o rete di servizi in ambito provinciale che facessero capo ad un’unica organizzazione, quella appunto di Ability 2004, con il ruolo di:
1. sensibilizzare le istituzioni alla comprensione e alla conoscenza del fenomeno turistico sociale e inclusivo, non solo come fatto etico, ma ponendolo in una luce di possibile risorsa di sviluppo economico locale;
2. creare sinergie tra enti pubblici e privati, altrimenti incapaci di dialogare, per conoscere e condividere iniziative, competenze e risorse;
3. creare e gestire un ufficio (front office) all’interno dell’attrattore turistico Reggia, con compiti di accoglienza e orientamentro dei turisti con bisogni speciali;
4. creare e gestire un ufficio (back office) con compiti operativi tecnico-organizzativi-pratici nell’individuazione di percorsi accessibili e nella gestione dei servizi offerti al turista con disabilità;
5. creare e gestire un sistema di mobilità su gomma “dedicato”, con un pulmino adattato, per supplire alla carenza di trasporto pubblico locale e di supporto (gratuito) agli operatori economici;
6. creare un punto di scambio “intermodale” di mobilità all’interno della Reggia, in cui il turista possa usufruire di un servizio (gratuito) di scooter e/o carrozzina elettrica e/o carrozzina manuale e/o pulmino elettrico e/o (di prossima attuazione) di una minicar elettrica (tipo golf car), finalizzato alla visita del parco reale e degli appartamenti;
7. creare un sito-portale sul turismo inclusivo della Provincia di Caserta e sulle opportunità offerte (www.turismoacaserta.it);
8. creare un sito specifico sulla “mappatura” dei principali beni culturali e degli alberghi della provincia di Caserta (www.casertaaccessibile.it), che consideri anche le caratteristiche idonee all’accoglienza dei turisti con disabilità e la pubblicazione della relativa guida cartacea con CD-Rom;
9. creare un “sottosito”, nell’ambito di www.casertaaccessibile.it, specifico sulla “mappatura” degli stabilimenti balneari del litorale della Provincia, con la pubblicazione della relativa guida cartacea con CD-Rom;
10. creare un servizio di interpretariato turistico con personale esperto in linguaggio dei segni (LIS);
11. organizzare un sistema di web cam sulla Reggia.
Nei mesi a seguire, poi:
a) servizio di mobilità riservato alle scuole, per consentire agli alunni con disabilità di partecipare ai viaggi di istruzione, con un pulmino attrezzato;
b) organizzazione di itinerari accessibili da proporre come pacchetti turistici/culturali alternativi ai tradizionali pacchetti, prioritariamente alle scuole, ma non solo;
c) organizzazione in incoming di pacchetti di viaggi accessibili;
d) creazione di un servizio di audio guide per non vedenti da destinare alla fruizione della Reggia e del suo parco;
e) strutturazione di percorsi formativi specifici per la creazione di figure professionali specializzate per sordi e non vedenti, anche con personale indicato dalle stesse organizzazioni;
f) servizio di taxi nel comune capoluogo, con autoveicolo attrezzato e di noleggio con autista.
I punti dall’1 all’11 sono stati attuati grazie a un finanziamento dapprima concesso dalla Regione Campania alla Provincia di Caserta e ora direttamente dalla Provincia stessa, ma in seguito a un protocollo d’intesa, siglato all’inizio di quest’anno. Al buon esito dell’iniziativa hanno contribuito anche l’EPT (Ente Provinciale per il Turismo) di Caserta e la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici di Benevento e Caserta.
Tali servizi – presentati nell’ambito della decima Settimana della Cultura con un convegno dedicato e alla presenza di numerose autorità locali [se ne legga nel nostro sito al testo disponibile cliccando qui, N.dR.] – sono stati attivati a partire dal 1° aprile 2008 e sono tuttora attivi grazie a finanziamenti che coprono le azioni progettuali fino al 31 agosto 2009.
Quanto invece indicato ai punti a-f sarà oggetto di graduale inserimento nelle attività da svolgere entro un anno.
Il Progetto S.I.T.In., quindi, rappresenta un organico sistema in cui hanno creduto dapprima la Camera di Commercio e poi la Provincia e che a distanza di più di sei mesi dall’apertura, ha riscosso il plauso non solo dell’assessore regionale alle Politiche Sociali della Campania, ma soprattutto – ed è ciò che più ci soddisfa – da parte delle persone destinatarie delle attività le quali, man mano che l’informazione è diventata capillare, hanno risposto entusiaste e in numero crescente a quanto offerto.
La prova di ciò è verificata dalle statistiche di accesso ai siti della rete (i già citati www.turismoacaserta.it e www.casertaaccessibile.it), ai quali si collegano internauti da tutto il mondo.
Proprio l’assessore regionale – dopo aver visto il servizio giornalistico dell’inaugurazione sul TG3 Campania – entusiasta dell’iniziativa, ci ha convocato per chiederci un format esportabile su tutto il territorio campano.
Anche l’aspetto della privacy è stato oggetto di attenzione, in considerazione del fatto che la prenotazione dei servizi richiede d’obbligo l’invio di documenti sulle situazioni di salute personali.
La creazione e la gestione dei siti specifici riveste un aspetto fondamentale di S.I.T.In. e le impostazioni delle guide cartacee ricalcheranno stili e contenuti dei siti, in considerazione del fatto che oggi spesso l’organizzazione del viaggio e della visita alle località turistiche non è più improvvisata, ma studiata e organizzata preventivamente prima della partenza.
Le guide e i siti verranno dunque organizzati per attrattori turistici, organizzando per zone quelli culturali e successivamente le strutture ricettive. A titolo esemplificativo: Caserta e Palazzo Reale, il borgo di Casertavecchia, il borgo di San Leucio, l’Anfiteatro di S. Maria Capua Vetere, Capua e il museo campano; Alife, Aversa ecc.; per gli stabilimenti balneari, invece, si organizzeranno le zone per aree omogenee.
*Presidente della Cooperativa Sociale Ability 2004 di Caserta, responsabile della Lega Problemi Handicappati (LPH) ONLUS sempre a Caserta.
Vitaliano Ferrajolo, fax 0823 327794, vife58@yahoo.it.
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