«Dopo anni di attività “senza confini” sentiamo la necessità di creare un momento d’incontro, confronto e riflessione sulle tracce di un cammino, sempre in bilico tra arte e vita, che ci vede impegnati su diversi fronti: dalla scuola di ogni ordine e grado – punto di partenza del nostro fare teatro – all’incontro diretto con la disabilità, il disagio, la psichiatria, passando attraverso un graduale processo di integrazione».
Viene presentato così, dall’associazione culturale torinese Fabula Rasa il Primo Convegno tra Arte e Integrazione, denominato Equilibrismi, che si terrà sabato 18 e domenica 19 ottobre, in due giornate rispettivamente previste ad Avigliana (Torino), presso la Residenza Multidisciplinare Stabilimento Teatrale Folengo (Via IV Novembre, 19) e ad Almese (Torino), nell’Auditorium Cav. M. Magnetto (Via Avigliana, 13).
Come detto, Fabula Rasa è un’associazione culturale nata nel 1993 dall’impegno nel mondo dell’arte e dello spettacolo di alcuni artisti professionisti e operatori sociali. Il continuo e approfondito rapporto con il mondo scolastico – grazie ad un’intensa attività di formazione attraverso l’attivazione di numerosi laboratori rivolti alle scuole di ogni ordine e grado – ha orientato la poetica di questa organizzazione verso la ricerca di un linguaggio originale che fonde diverse espressioni artistiche, dove ironia, comicità e impegno sociale creano un’occasione di riflessione e confronto.
Negli ultimi anni, poi, Fabula Rasa ha focalizzato l’attenzione sull’integrazione tra le diverse abilità del territorio della Provincia di Torino, con l’iniziativa Teatro senza confini – Progetto sensibile d’integrazione tra le diverse abilità.
Da questo percorso è scaturita una nuova forza che ha portato alla definizione di una creatività sempre più essenziale e poetica, una tensione che spinge alla continua esplorazione del linguaggio, oltre che ad una maggiore coscienza a sostegno della persona in condizioni di disagio.
In tal senso, la nuova formazione di Fabula Rasa vede al proprio interno la preziosa presenza di alcuni attori con disabilità e lo spettacolo Come pesci fuor d’acqua rappresenta certamente un’occasione per sensibilizzare il pubblico su tematiche importanti quali il bullismo e l’accettazione delle diversità.
«Vogliamo raccontare – spiegano ancora i responsabili dell’associazione – e condividere questa straordinaria esperienza artistica e sociale, un cammino che ha coinvolto, coinvolge e travolge sguardi, emozioni, bellezza. E una profonda verità, strettamente legata alla vita. Insomma, è il momento di fare un bilancio, con i partner che finora hanno sostenuto il progetto, con le realtà che già abitano questa dimensione e che possono dare un contributo alla nostra azione, con il pubblico che ha accompagnato ogni nostra creazione e con i nuovi amici e sostenitori. Sarà una festa senza confini…».
Del tutto originale e degna di nota la stessa formulazione del programma delle due giornata di Avigliana e Almese, che lasciamo scoprire ai lettori, cliccando qui.
Anticiperemo solo che tutto inizierà sabato 18 alle 9.09 (!), con “A” come apertura e che tra i vari interventi, presentazioni e momenti di spettacolo previsti, vi saranno ad esempio un Prologo alla Premessa (Saluti delle autorità con interferenze), una Tavola tonda denominata In bilico tra arte e vita e uno Stenbai – pausa leggera, con la conclusione dei lavori e l’ultimo brindisi (Psicoaperitivo Basaglia) alle 17.71 (!) di domenica 19. (S.B.)
Fabula Rasa – Progetto Teatro senza confini
tel. 011 19821091 – 392 8278499 – 392 9016870, fabulamail@gmail.com.
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