Sesso e affetti nella disabilità mentale: è questo il nome della giornata di studio organizzata per lunedì 20 ottobre a Pordenone (Auditorium della Regione, Via Roma, 2, ore 9-18), dalla Fondazione Bambini e Autismo ONLUS, in collaborazione con il Comitato Regionale Dopo-Durante Noi ONLUS, la Banca FriulAdria-Crédit Agricole, il Fondo Integrazione Malattia del Personale della Banca Popolare FriulAdria e Cinemazero.
All’iniziativa hanno aderito anche la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Pordenone, il Comune di Pordenone e l’Azienda Sanitaria n. 6.
Relatori della giornata saranno Fabio Veglia del Centro di Scienza Cognitiva dell’Università di Torino e Flavia Caretto, psicologa dell’Università di Roma Tor Vergata.
Perché, chiediamo alla presidente della Fondazione Bambini e Autismo Cinzia Raffin, una giornata di studio su questo tema? «Perché nessuno ne parla e nessuno forse si sente abbastanza attrezzato per parlarne; eppure il problema c’è, come ben sanno i familiari delle persone con disabilità mentale e gli operatori terapeutici. Una giornata di formazione non può evidentemente risolvere tutti i problemi, ma può indirizzare gli uditori verso una pratica di ascolto e di azione affinché il problema/i problemi vengano affrontati e non sottaciuti».
«Questa giornata – sottolinea ancora Raffin – è prima di tutto una risposta culturale ad un bisogno, poiché fare cultura in questo campo è un’esigenza forte a cui noi oggi iniziamo a dare una risposta».
Anche l’organizzazione dell’evento vuole essere funzionale a questo obiettivo. «Infatti – conclude Raffin – potevamo chiamare più relatori, come di solito si fa nei convegni e invece abbiamo pensato di concentrarci su due soli esperti che faranno altrettante lezioni magistrali: una al mattino e una al pomeriggio sul tema della sessualità legato al disagio mentale in generale e sul tema della sessualità nell’autismo. Poi nelle sezioni denominate L’esperto risponde, i problemi reali portati dal pubblico potranno essere analizzati e sviluppati dagli specialisti, per dare un fattivo contributo a coloro che, operatori o familiari, porranno quesiti».
In serata, poi, in collaborazione con Cinemazero e presso la Sala Totò (ore 21), verrà proiettato il film di Craig Gillespie Lars e una ragazza tutta sua, vincitore del Premio del Pubblico al 25° Torino Film Festival del 2007.
La pellicola racconta la storia di Lars che, incapace di una vita normale e quindi anche di una vita sentimentale normale, inizia una storia d’amore con una real doll, una bambola di dimensione umane, arrivando a presentarla alla famiglia e alla comunità del piccolo paese in cui vive, che avrà reazioni inaspettate rispetto a questa novità.
Anche per la proiezione del film si è pensato in un certo senso di “tornare alle origini”, ovvero al cinema come fonte di dibattito. E quindi, come nei cineforum di qualche anno fa, dopo la proiezione vi sarà uno scambio di idee tra gli esperti e il pubblico. (Davide Del Duca)
Fondazione Bambini e Autismo ONLUS
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