Ci chiamavano handicappati… E ora?: questa la manifestazione che si articolerà su alcuni diversi appuntamenti, da martedì 21 a domenica 26 ottobre, nelle città di Formia e Gaeta, in provincia di Latina, allo scopo principale di rendere visibili testimonianze di vita coinvolgenti e significative di persone con disabilità fisiche o mentali, che stanno realizzando fino in fondo la loro esistenza, mettendo a frutto le loro capacità artistiche, atletiche e culturali.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Emmanuel Duemila di Formia, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Gaeta, l’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, la Caritas Diocesana di Gaeta, il Comune di Formia, il Lions Club locale e il Grande Albergo Miramare di Formia.
«Vite belle – sottolineano gli organizzatori – audaci eppure ordinarie, oltre i limiti del proprio corpo, al punto che Simona Atzori, ballerina, pittrice, nata senza braccia, può affermare: “Penso talvolta che i veri limiti esistono in chi ci guarda”. La vera finalità di questa iniziativa è dunque quella di aiutarci a rivedere il nostro atteggiamento nei loro confronti, tenendo conto prima della loro dignità di persone e poi delle loro capacità, almeno quanto dei loro limiti».
Il primo evento è previsto, come detto, martedì 21 (Tenda dell’Incontro, Istituto Mater Divinae Gratiae, Gianola di Formia, ore 16.30), quando vi sarà un incontro con il noto giornalista Candido Cannavò, per molti anni direttore della «Gazzetta dello Sport», che parlerà per l’occasione del suo libro E li chiamano disabili (presentato al tempo della sua uscita anche dal nostro sito, con il testo disponibile cliccando qui).
Successivamente, giovedì 22, presso il Teatro Ariston di Gaeta (ore 18-22), si terrà la Seconda Rassegna Internazionale delle Abilità Differenti, con l’intervento di Paolo Anibaldi, chirurgo paraplegico, sindaco del Comune di Castel Sant’Angelo (Rieti); Marco Vitale, medaglia d’argento individuale e bronzo a squadre nel tiro dell’arco alle Paralimpiadi di Pechino, affetto da spina bifida; Mirco Mencacci, montatore del suono, non vedente; Roberto Bignoli, cantautore vincitore del Premio Unity Awards negli Stati Uniti, con difficoltà di deambulazione; La Forza della Vita, compagnia di persone con disabilità della Comunità Emmanuel; il gruppo folklorico Le Tradizioni, con il direttore artistico Pino Moretta; la Compagnia dei Diversamente Abili del Gruppo Teatrale di Monte San Biagio (Latina); Giorgio Serpentini e il centro di volontariato Il Gabbiano di Pontecorvo (Frosinone); LaKasatasakapata, gruppo teatrale di Pontecorvo; la cantante Elisabetta Cardillo; il gruppo vocale Emmanuel Project; i Ragazzi dell’Emmanuel.
E ancora, venerdì 24, presso la Chiesa del Cuore Immacolato di Maria del Villaggio Don Bosco di Formia (ore 18), un incontro dell’arcivescovo di Gaeta Fabio Bernardo D’Onorio, con le persone con disabilità, per concludere domenica 26 (Casa Giovanni Paolo II di Formia), con la FestInsiemEmmanuel, proposta di fraternità per le persone con disabilità. (S.B.)
tel. 0771 720079, info@emmanuelformia.it.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…