Non ha tardato ad arrivare alla famiglia di Lilia Manganaro Di Marco, consigliere nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), la solidarietà di decine di Sezioni della stessa Associazione, sparse in tutta Italia, in riferimento alla vicenda da noi denunciata con il testo intitolato Capolavori da zerbino (disponibile cliccando qui) e ripresa anche in una nota inviataci successivamente da Gabriella d’Acquisto, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Contro l’intolleranza e la ghettizzazione, disponibile cliccando qui).
«Nei giorni scorsi – si può leggere nel sito nazionale dell’ANFFAS – abbiamo denunciato un increscioso atto discriminatorio avvenuto nei confronti della nostra Consigliera Lilia Manganaro, madre di due persone con autismo. A seguito di una missiva anonima da parte di un suo condomino, che si esprime con un inaccettabile tono di intolleranza e ignoranza e che intima senza mezzi termini a lei e alla sua famiglia di lasciare l’abitazione in cui risiedono da anni, Manganaro ha inviato una lettera aperta dai contenuti molto forti, nella quale vengono denunciati inciviltà e disimpegno».
«ANFFAS tutta – conclude la nota – sta esprimendo sdegno per la vigliaccheria e per le barbarie contenute nella lettera nonché vicinanza e solidarietà alla Manganaro Di Marco, facendoci tutti promotori di un’opera di sensibilizzazione sul territorio affinché episodi di questo genere non si verifichino più».
A tal proposito, dunque, l’ANFFAS dedica un apposito spazio del proprio sito ai vari messaggi ricevuti, «a testimonianza della grande solidarietà che la nostra Associazione, ma non solo, vuole trasmettere alla professoressa Manganaro e alla sua famiglia». (S.B.)
Ringraziamo per la segnalazione Roberta Speziale, dell’Ufficio Stampa, Comunicazione, Politiche Sociale e S.A.I. dell’ANFFAS.
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