La democrazia, i convegni e gli sponsor

di Giorgio Genta*
Sarebbe bello sentire anche la voce di chi è stato accusato di avere promosso un convegno a Genova, sulla somministrazione di psicofarmaci ai bambini, durante il quale ben poco spazio vi sarebbe stato per le voci dissenzienti e per il libero dibattito. Sarebbe bello se non altro per la democrazia, che talvolta viene ignorata anche nei convegni scientifici

Bimbo fotograftao di spalle su una roccia che guarda il sole che nasce sul mareSul controverso tema della somministrazione di psicofarmaci ai bambini la Società di Pediatria Ligure ha tenuto recentemente un convegno all’Ospedale Gaslini di Genova, evento che ha suscitato vivaci polemiche per una serie di fattori che di seguito riportiamo.

Innanzitutto il convegno era sponsorizzato da una multinazionale del farmaco produttrice anche di psicofarmaci per bambini. Inoltre l’iniziativa si sarebbe svolta a senso unico (a parere di alcuni partecipanti, ad esempio del Comitato di Farmacovigilanza Pediatrica “Giù le Mani dai Bambini“, di studenti, di laureati e di un giornalista presente) e sarebbe stato impedito il libero dibattito e l’espressione di opinioni dissenzienti, contravvenendo, tra l’altro, a quanto raccomandato dalle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità sulla partecipazione dei cittadini-utenti. In particolare, il giornalista presente attribuisce un ruolo fortemente censorio ad un primario di pediatria di un’altra provincia ligure.
E ancora, ad un cameramen sarebbe stato impedito l’uso della telecamera, mentre, su un altro versante, sarebbe stata ignorata una “lettera aperta” inviata da parte della comunità scientifica dissenziente, per stimolare il dibattito, in  contrasto con l’ampia letteratura in materia che raccomanda l’importanza della partecipazione (e il Nulla su di Noi Senza di Noi e le Nostre Famiglie?).
Infine, il primario di psicofarmacologia di un noto ospedale romano ha confermato quanto sopra riportato, dichiarando: «Forse la Scienza che è andata in scena oggi al Gaslini non è al servizio dei pazienti, ma di altri interessi».

Detto che tutte le notizie e le dichiarazioni sopracitate sono tratte dal comunicato stampa prodotto il 15 novembre scorso dalla Campagna Nazionale “Giù le Mani dai Bambini” (come si può vedere nel sito della stessa) e senza entrare nel merito di quanto contestato, sarebbe bello, a questo punto, sentire “l’altra campana”. Se non altro per la democrazia, che talvolta viene ignorata. Anche nei convegni scientifici.

*ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) Liguria.

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