«Nella loro semplicità, i bambini, quando vedono una persona con disabilità, chiedono “Mamma perché lui è così?”, una domanda semplice e diretta alla quale la stessa persona con disabilità non ha problema a rispondere, mentre spesso si cerca di evitare, di non dare una risposta alla giusta curiosità del bambino. Molte volte, infatti, sono proprio i cosiddetti “normali” che non hanno il coraggio di chiedere e capire, illudendosi di sapere tutto, anche rispetto a chi vive in modo differente da loro».
Avevamo presentato così, qualche settimana fa, con le parole dell’architetto Giovanni Del Zanna, da tempo impegnato soprattutto in ambito di progettazione accessibile (universal design), il ciclo di incontri da lui stesso organizzato a Milano, denominato appunto Mamma perché lui è così?, appuntamenti utili a conoscere e a capire meglio la diversità, condotti direttamente da persone con differenti disabilità e rivolti soprattutto a chi si occupa dell’organizzazione degli spazi (progettisti, terapisti, figure educativo/sociali), ma anche a chiunque altro sia interessato ad approfondire tali tematiche (la presentazione cui si fa riferimento è disponibile cliccando qui).
Dopo il primo incontro dell’11 novembre, è dunque arrivato il momento del secondo, previsto per martedì 25 novembre, con Donatella Sessa, presidente dell’AISAC (Associazione per l’Informazione e lo Studio dell’Acondroplasia), e l’intervento denominato Acondroplasia (nanismo): fruire di un mondo per grandi, quando si è piccoli.
Successivamente, lo ricordiamo, martedì 16 dicembre, Paolo Aliata si occuperà di Autismo: lo spazio come funzione vitale. Altri incontri sono poi previsti anche all’inizio del 2009 (in date ancora da confermare), con Assia Andrao e Caterina Logiudice di RETINA ITALIA (Retinite pigmentosa: conoscere una forma di ipovisione) e Maria Fossati (Asimmetrie: quando al corpo manca un pezzo).
Tutti gli appuntamenti – a partecipazione gratuita (ma con posti limitati) – si terranno alle ore 18, presso lo Studio GDZ (Via Rombon, 39, Milano).
Non è necessario partecipare all’intero ciclo, ma si posssono scegliere le giornate che possono maggiormente interessare. (S.B.)
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