Non è solo l’Europa che si sta muovendo in ambito di garanzie sul volo aereo delle persone con disabilità, con il suo Regolamento CE 1107/06 sui Diritti delle Persone con Mobilità Ridotta nei Viaggi Aerei, che stiamo seguendo da molto tempo e che faticosamente cerca di trovare la propria marcia (se ne legga, in questo sito, al testo intitolato La lunga marcia del regolamento europeo sul volo aereo e la disabilità, disponibile cliccando qui).
Notizie confortanti arrivano infatti anche da altre parti del mondo, come dal Canada, il grande Paese nordamericano dove nei giorni scorsi la Corte Suprema ha respinto il ricorso delle compagnie Air Canada e WestJet, volto a cambiare una disposizione a suo tempo assunta dalla CTA (Canadian Transportation Agency), struttura che si occupa della sicurezza e dell’accessibilità dei trasporti.
Quest’ultima, infatti, aveva stabilito nel gennaio di quest’anno che un passeggero con disabilità o con problemi di obesità avesse diritto ad un posto in più, senza alcun supplemento di prezzo. In pratica un biglietto gratuito in più, da utilizzare per un eventuale accompagnatore.
Donde l’opposizione delle principali compagnie aeree canadesi, che si erano rifiutate di adeguarsi a quanto già in atto negli autobus, nei treni e nei traghetti del Paese.
Ebbene, la decisione della Corte Suprema costringerà dunque le compagnie aeree ad adeguarsi, «prendendo atto di quanto stabilito», come ha commentato con soddisfazione Marie White del CCD (Council of Canadians with Disabilities), organizzazione per i diritti umani che raggruppa numerose associazioni di persone con diverse disabilità, che ora auspica – sul modello degli Stati Uniti – un passaggio alla regolamentazione da parte del Governo Federale Canadese sull’accesso a tutti i mezzi di trasporto del Paese, ciò che potrebbe portare ad una reale accessibilità per tutti. (S.B.)