Social Card e dignità calpestata

«Non è con questi sistemi che si affrontano gli effetti della crisi economica sui cittadini più fragili»: lo dichiara il presidente dell'Auser, la principale organizzazione del nostro Paese impegnata sul fronte della terza età, ribadendo la propria contrarietà alla Social Card, ritenuta un'iniziativa sbagliata, che mette sotto ai piedi la dignità delle persone anziane, con l'aggravante, tra l'altro, delle migliaia di carte a credito zero consegnate alle persone

Coppia di anziani a braccetto di spalleCarte non caricate che obbligano le persone anziane a subire situazioni a dir poco imbarazzanti e umilianti alle casse dei supermercati e un farraginoso sistema per richiederle.
«La tanto pubblicizzata Social Card, o più semplicemente “Carta Acquisti” – dichiara Michele Mangano, presidente dell’Auser, la principale organizzazione del nostro Paese impegnata sul fronte degli anziani – si sta rivelando quello che noi avevamo già detto a suo tempo, ovvero un’iniziativa sbagliata, un flop che fin dai suoi primi passi ha dimostrato la sua inefficacia e inconsistenza, con l’aggravante che le migliaia di carte a credito zero consegnate agli anziani simboleggiano la scarsa attenzione e rispetto verso questa categoria di cittadini la cui dignità è stata messa sotto ai piedi».

Secondo Mangano, poi, l’aspetto forse più inquietante di tutta questa vicenda è l’atteggiamento del Governo «che persevera nell’errore senza riconoscerlo e insiste in modo miope sulla validità dell’iniziativa».
«La Social Card – conclude il presidente dell’Auser – è stata inserita nel Piano Sociale Triennale come strumento di contrasto alla povertà. E noi ribadiamo ancora una volta che non si affrontano in questo modo gli effetti della crisi economica sui cittadini più fragili». (S.B.)

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