Verso la libertà come terapia sociale

È la libertà, per le persone con disabilità, di contribuire alla ricchezza sociale, ciò che è possibile solo attraverso un nuovo approccio culturale e sociale - quello della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità - che dia loro non protesi, ma strumenti e servizi. E sono anche le parole pronunciate da Vincenzo Falabella, presidente della FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), nel corso della prima riunione della Commissione Regionale Pugliese per le Politiche Sociali

Elena Gentile, assessore alla Solidarietà, alle Politiche Sociali e ai Flussi Migratori della Regione Puglia È stata convocata il 9 febbraio scorso, dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, la prima riunione della Commissione Regionale per le Politiche Sociali e l’insediamento di tale organismo coincide concretamente con la partenza del percorso di programmazione  – come previsto dalla Legge Regionale 19/06 (Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia) – per il secondo triennio (2009-11) e l’integrazione con le politiche di investimento sociale a valere sui fondi strutturali dell’Unione Europea.

Nell’aula consiliare erano presenti esponenti dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dell’UPI (Unione Province Italiane) e della FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – componente della Commissione, oltre che di Assessorati Provinciali, Ordini Professionali, del volontariato, del mondo della scuola e del sindacato.
«Si tratta di azioni – ha spiegato Elena Gentile, assessore regionale alla Solidarietà, alle Politiche Sociali e ai Flussi Migratori – finalizzate a creare un sistema integrato per i servizi che deve affrontare le criticità della vecchia programmazione, con la semplificazione del sistema stesso e l’obiettivo della qualità dei servizi, anche in vista della programmazione dei servizi sanitari attraverso i PAL [Piani di Azione Locale, N.d.R.] previsti dal Piano della Salute».
«Ci dispiace – ha sottolineato poi Gentile – dover subire le scelte dannose del Governo nazionale in questa fase. Subiamo infatti il dimezzamento delle risorse, con un quaranta per cento in meno per i Piani di Zona. Per questo bisogna fare delle scelte e fissare delle priorità in un contesto pieno di emergenze e di povertà come il nostro territorio. E anche per questo tra qualche giorno la Giunta Regionale riformulerà le linee guida per la non autosufficienza».

Nell’aprire i lavori, il presidente Vendola ha dichiarato: «In questi giorni c’è un passaggio storico sul welfare in Europa e ci spaventa questa sistematica criminalizzazione delle povertà. Non è la prima volta in Europa che passaggi d’epoca sono segnati da intolleranza nei confronti dei poveri; si pensi, ad esempio, all’Inghilterra del dopo Cromwell che introdusse i reati di vagabondaggio, di accattonaggio. I nuovi ordini sociali passano attraverso i nuovi ordini simbolici: la povertà “disturba” i valori dominanti (ricchezza, successo) e oggi si torna a quel punto, a quando cioè i poveri erano visti come problemi di ordine pubblico. E per gli immigrati è facile l’equazione immigrazione = criminalità. Si va verso uno Stato compassionevole, che vede il povero come “terminale muto” di un flusso di pietà del sistema. Con la Legge 19 vogliamo rompere il ciclo repressione-pietismo: le persone sono risorse e non problemi».

Dal canto suo, il presidente della FISH Puglia Vincenzo Falabella, intervenendo più volte durante i lavori, ha ribadito la necessità di dare maggiore attenzione alle persone con disabilità, destinando i fondi necessari a migliorare i servizi e a garantire una migliore qualità di vita.
«Il processo di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – ha ricordato Falabella – volge quasi (manca l’approvazione della Camera al Disegno di Legge di ratifica) e pertanto l’approccio culturale e sociale nei confronti delle persone con disabilità deve subire un radicale cambiamento. Occorre cioè dare non protesi, ma strumenti e servizi che consentano la libertà di contribuire alla ricchezza sociale. E andare verso la libertà come terapia sociale».
Per questo e altro la FISH Puglia ha voluto presentare un emendamento al regolamento interno della Commissione, approvato a maggioranza, con il quale è stata istituita una sottocommissione dedicata alle tematiche della disabilità. (E.F.)

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