Il trust è come un vestito cucito su misura

E proprio di esso si parlerà nel corso di un convegno a Bologna, il 27 febbraio, ovvero di questo strumento giuridico, relativamente giovane e di origine anglosassone, recepito da circa vent'anni anche dall'ordinamento italiano. Un'istituzione estremamente duttile e flessibile, rivolta alle persone che necessitano di una maggiore protezione e i cui risultati possono essere verificati già in vita, da parte di chi lo ha avviato

Donna con disabilità e genitori anziani«E dopo di noi?…»: è notoriamente questa la domanda che si pongono i familiari di persone con disabilità psichica o fisica o con problemi connessi alla tossicodipendenza. E tuttavia, gli strumenti offerti dai tradizionali rimedi civilistici non sempre soddisfano appieno le esigenze morali e materiali delle persone deboli che si intende tutelare.

A tali problemi – ma guardando in particolare al nuovo istituto del trust – sarà dedicato un convegno che si terrà venerdì 27 febbraio a Bologna, intitolato appunto Trust in favore dei soggetti deboli (Accademia delle Scienze, Via Zamboni, 31, ore 14.30-19).
A promuovere l’iniziativa sono state le Sezioni di Bologna dell’ADGI (Associazione Donne Giuriste Italia) e dell’AdDU (Associazione delle Docenti Universitarie), con il patrocinio dell’Associazione “Il trust in Italia“. Hanno aderito anche l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) di Bologna, l’Associazione Gli Amici di Luca e la fondazione bolognese Dopo di Noi.

Istituto estremamente flessibile, di origine anglosassone, ma recepito anche dal diritto interno italiano, secondo la definizione resa dalla Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985 (ratificata in Italia dalla Legge 364/89), il trust (in inglese la parola significa “fiducia, affidamento”), è «un rapporto giuridico istituito da una persona, il costituente – con atto tra vivi o mortis causa – qualora dei beni siano stati posti sotto il controllo di un trustee nell’interesse di un beneficiario o per un fine specifico».
Si tratta, in altre parole, di uno strumento che può e dovrebbe essere “cucito” come un vestito su misura – per usare un’espressione cara agli anglosassoni – rispetto allo scopo che si vuole realizzare e alle persone che intende coinvolgere. Oltretutto i suoi risultati possono essere già verificati in vita, da parte di chi lo ha avviato.
«Le soluzioni pratiche che esso offre – confermano dunque i promotori del convegno di Bologna – saranno al centro di questo incontro, fornendo utili elementi per apprestare l’organizzazione economica e assistenziale necessaria a tutela degli interessi di quelle persone che necessitano di una maggiore protezione, in ragione del loro status».

Nel dettaglio del programma, dopo i saluti di Gabriella La Torre dell’Associazione “Il trust in Italia” e di Maurizio Beltrami, procuratore della Società Aletti Fiduciaria – che contribuisce all’evento – inizieranno le varie sessioni di lavoro, presiedute da Edda Stocchi, vicepresidente nazionale di ADGI Nord Italia e coordinate da Luigi Balestra, docente di Diritto Privato all’Università di Bologna.
La prima si intitolerà Dopo di noi…? Bisogni e proposte e vedrà la partecipazione di Gabriella D’Abbiero, presidente dell’ANFFAS di Bologna, Liana Baroni, presidente dell’ANFFAS Emilia Romagna, Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma dell’Associazione Gli Amici di Luca, Luca Marchi, direttore della Fondazione Dopo di Noi di Bologna e Francesca Vitulo, consulente legale della stessa.
Successivamente si parlerà di: Il trust come forma di tutela dei soggetti deboli (Michele A. Lupoi, docente di Diritto Processuale Civile all’Università di Bologna); Il giudice, il trust e la tutela del soggetto debole (Alessandra Arceri, giudice del Tribunale di Bologna); L’interesse prevalente e la tutela dei legittimari (Maria Luisa Cenni, presidente del Consiglio Notarile di Bologna); Riflessi fiscali (Antonello Montanari, dottore commercialista); L’operatività del trust attraverso l’esperienza concreta (Gabriella La Torre e Raffaele Sarro, trustee professionale di Aletti Fiduciaria). (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Segreteria del Convegno, tel. 051 333698 – 9710283, valentina.bazzocchi@gmail.com.
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