Affrontare il vissuto di malattia

Cogliere il punto di vista di chi è in condizione di disabilità, conoscere i modi in cui si producono le reazioni psicologiche alla malattia e i meccanismi di difesa, analizzare i bisogni e le possibilità che ha il volontariato di "incidere": sono alcuni degli obiettivi che si propone un corso di formazione dedicato ai volontari, che prenderà il via a Milano il 4 marzo

Volontario spinge persona in carrozzinaÈ dedicato a volontari o aspiranti tali, a collaboratori professionali, a consulenti o a dipendenti di organizzazioni di volontariato residenti od operanti nella Provincia di Milano. Si chiama Affrontare il vissuto di malattia ed è un corso di formazione organizzato nel capoluogo lombardo dalle Associazioni Paolo Pini, Fraternità e Amicizia ed Epilessia Lombardia, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato nella Provincia di Milano (Ciessevi), che prenderà il via mercoledì 4 marzo e si articolerà su otto incontri successivi fino al 18 novembre.

«Cogliere il punto di vista di chi è in condizione di disabilità; conoscere i modi in cui si producono le reazioni psicologiche alla malattia e i meccanismi di difesa; analizzare i bisogni e le possibilità che ha il volontariato di “incidere”; avvicinare la comprensione delle genitorialità ferita; ascoltare le proprie reazioni interne e metterle a confronto con quelle degli altri»: questi gli obiettivi dell’iniziativa, così come ne parlano le stesse associazioni promotrici, le quali, in modi diversi, si occupano tutte di offrire sostegno a persone con malattia cronica e disabilità.
Nella fattispecie, l’Associazione Paolo Pini è sorta nel 1956 e offre il sostegno del volontariato per l’assistenza personalizzata nell’area del tempo libero, a famiglie con bambini e adolescenti affetti da malattie croniche e disabilità.
L’Associazione Fraternità e Amicizia si è costituita ufficialmente nel 1990, operando nel settore della disabilità psichico-relazionale di lieve/media entità.
Epilessia Lombardia, infine – che si chiama così dal 2006, dopo la precedente esperienza dell’Associazione Lombarda per la Lotta contro l’Epilessia, nata nel 1974 – ha come obiettivo primario la tutela delle persone affette da epilessia e i loro familiari.

Come detto, il corso prenderà il via il 4 marzo (Marcello Cesa-Bianchi; Le ripercussioni psicologiche della condizione di malattia nella prospettiva del volontario), per continuare il 1° aprile (Camilla Sannazzari, Giovanna Favretto, Giuseppina Nicolini, Severina Di Paola e Giulio Cervi; La famiglia di fronte alla malattia di un congiunto), il 29 aprile (Francesca Labriola e Martina Arici; Il vissuto della persona che soffre di epilessia), il 20 maggio (Camilla Sannazzari, Antonella Consiglio, Simona Chiarioni e Alessandro Boarino; Il vissuto della persona con disabilità intellettiva), il 10 giugno (Roberto Cerabolini ed Emilia Bello; Il vissuto dei genitori di un bambino malato cronico), il 30 settembre (Roberto Cerabolini e Sara Cervi; Crescere accanto ad un fratello disabile), il 21 ottobre (Odoardo Picciolini; Il vissuto di malattia e la relazione con gli operatori sociosaintari) e concludersi il 18 novembre (Roberto Cerabolini e Nunzia Lo Russo; La gestione dell’impatto con la malattia nel volontariato). (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
Associazione Paolo Pini (presso la cui sede di Via Giacosa, 57 a Milano, si svolgeranno gli incontri, tutti dalle 18 alle 20.30): numero verde 800 010474, tel. 02 26826088, associazionepini@associazionepini.it.

Share the Post: