Nascerà in Toscana il primo Osservatorio Permanente al sostegno di azioni e progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche. In sostanza, si tratterà di un Centro di Documentazione nel quale un’équipe specializzata raccoglierà e diffonderà dati e informazioni utili al fine di individuare le aree regionali maggiormente inaccessibili per le persone con disabilità e fornire le adeguate risposte e soluzioni.
Il progetto ha un costo di 500.000 euro, 300.000 dei quali stanziati dalla Regione Toscana, 200.000 da parte dei Comuni montani. Sono proprio questi ultimi – vista la loro particolare configurazione geografica e geologica – ad essere i luoghi che saranno maggiormente interessati allo sviluppo di nuovi strumenti e tecnologie per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Nello specifico, il protocollo d’intesa è stato firmato dalla Regione Toscana e dall’UNCEM (Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane), oltre che da diversi altri soggetti (Società della Salute dell’Alta Val di Cecina delle Colline Metallifere, della Media Valle, Comune di Fabbriche di Vallico).
In particolare, il Centro di Documentazione regionale avrà lo scopo di diffondere informazioni – diversificate, verificate e aggiornate – circa l’accessibilità a categorie di strutture dell’ambiente esterno e di promuovere una cultura progettuale della persona umana nei diversi campi della vita (bambini, ragazzi, adulti e anziani) e con diverse abilità.
Il Centro ha anche l’obiettivo di sviluppare un contenitore informativo in una sezione on line, che comprenda una serie di informazioni inerenti i temi dell’accessibilità, raccordato – quest’ultimo servizio – con il Centro di Documentazione stesso e contenente anche un database aggiornabile.
E ancora, verrà sostenuta e incentivata la diffusione dei PEBA (Piani Eliminazione Barriere Architettoniche) attuati dai Comuni interessati dalla sperimentazione, anche sviluppando con quei territori un software in grado di supportare e “modellizzarne” la stesura, tenendo conto delle esperienze già in essere e cercando di realizzare un “meta-PEBA”, coincidente con l’ampiezza della Società della Salute.
«Invecchiamento della popolazione e relativo incremento delle patologie invalidanti – spiega il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli – rendono sempre più grave il problema delle barriere architettoniche come fattore di disagio ed emarginazione. Oggi, però, possiamo sempre di più contare anche sull’apporto delle nuove tecnologie dell’informazione, in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini con disabilità, a prescindere dai luoghi fisici in cui tale vita si dispiega. Si tratta di un grande obiettivo del nostro programma per lo sviluppo della società dell’informazione, che oggi segna una tappa di particolare rilievo».
«Da molti anni abbiamo una legge specifica [la Legge Regionale 47/91 e successive modifiche, N.d.R.] che non è stata solo di princìpi, perché ci ha permesso di operare concretamente, e tuttavia sono ancora troppo poche le Amministrazioni Comunali che hanno approvato il previsto Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche», sottolinea l’assessore regionale alle Politiche Sociali Gianni Salvadori. «E se nel nostro Piano Sociale abbiamo vincolato l’assegnazione dei finanziamenti all’approvazione di questi Piani, oggi questo percorso ha finalmente uno strumento per essere portato a compimento».
«Si tratta di un progetto ambizioso – conclude Oreste Giurlani, presidente dell’UNCEM Toscana – che sperimentiamo in tre zone montane, nelle due Società della Salute relative e nel Distretto Sanitario del Comune di Fabbriche di Vallico. Andiamo a creare un Osservatorio Regionale dell’accessibilità e in questi territori sperimenteremo tutti i piani dell’accessibilità. Si tratta di un progetto innovativo ed è infatti la prima esperienza in Italia di questo genere».
*Testo pubblicato dal portale «SuperAbile», con il titolo Toscana, nasce il primo Osservatorio contro le barriere architettoniche e qui ripreso per gentile concessione.
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