Sei una persona con disabilità? Hai compiuto diciotto anni? Stai cercando un lavoro? Allora vai immediatamente sul sito del Parlamento Europeo, all’indirizzo raggiungibile cliccando qui, e scopri come poter fare domanda per svolgere un tirocinio retribuito presso il Segretariato Generale del Parlamento Europeo.
Quest’ultima Istituzione – nell’ambito della sua politica di inclusione e di rappresentanza di tutte le espressioni di diversità presenti nella società europea – ha dato il via, infatti, lo scorso 15 marzo, alla sesta edizione del progetto di tirocinio per persone con disabilità. C’è tempo ora fino al 15 maggio per sottoporre la propria candidatura. Il tirocinio si svolgerà poi dal 1° ottobre 2009 al 28 febbraio 2010.
Dal 1° marzo 2007, data di inizio del primo progetto pilota di tirocinio per persone con disabilità, il Parlamento Europeo ha accolto circa quaranta persone con disabilità, offrendo loro un’esperienza professionale e personale unica, utile da spendere in un mercato del lavoro che spesso vede le persone con disabilità partire da posizioni svantaggiate.
I tirocini si svolgono nelle sedi del Parlamento Europeo di Bruxelles e Lussemburgo e, in alcuni casi, anche presso gli Uffici di Informazione presenti in tutti i ventisette Paesi Membri.
La conoscenza delle dinamiche interne e dell’organizzazione di un’istituzione europea, qual è il Parlamento, l’apprendimento di lingue straniere, la partecipazione quotidiana in un ambiente multiculturale sono tutti valori aggiunti che facilitano un futuro inserimento lavorativo, nella speranza che i datori di lavoro diano importanza alle abilità e non alle disabilità di una persona.
Consiglio dunque vivamente a tutti i giovani – e non (nella selezione, infatti, non ci sono limiti d’età) – italiani con una disabilità di provare a fare domanda per questo tirocinio, superando i timori per le difficoltà che possono celarsi dietro l’allontanamento dal proprio ambiente familiare e puntando allo sviluppo delle proprie competenze professionali, oltre che della propria indipendenza. (Giovanni Padovani)