23 Marzo 2009 - Superando

L’ottimismo viene dal turismo accessibile

Il primo salone in Italia dedicato al turismo accessibile si chiama Gitando.All e si terrà alla Fiera di Vicenza dal 26 al 29 marzo, offrendo spazio a quelle realtà che hanno già saputo intercettare l’utenza rappresentata da tutte le persone con esigenze speciali di qualche tipo, fornendo loro una vacanza senza ostacoli e difficoltà. Due i convegni di particolare interesse, il 26 marzo dedicato appunto al turismo accessibile e il 27 alla prevenzione degli incidenti stradali e all’importanza dello sport

L’accessibilità e la sicurezza

È certamente possibile migliorare gli ordinari criteri di progettazione e la prevenzione delle emergenze, anche rispetto alle esigenze delle persone più vulnerabili, come quelle con disabilità. Ben lo dimostra il volume che verrà presentato il 26 marzo a Trieste, frutto di una Giornata di Studi del 2008 sull’argomento, che contiene numerose esperienze e buoni prassi, utili ad accrescere l’attenzione e la sensibilità su queste tematiche

No a soluzioni che penalizzano gli utenti con disabilità

Fermo e categorico il rifiuto espresso dalle associazioni di Torino a trasferire – seppur temporaneamente – i servizi di sportello per le persone con disabilità (Commissioni Mediche per l’Invalidità Civile, Protesica e Commissione Ciechi Civili), attualmente ospitati in una struttura unitaria, verso altri siti inadeguati, scarsamente accessibili o quanto mai difficili da raggiungere con i mezzi pubblici. Soluzioni, quelle prospettate dall’ASL TO 1, che non sembrano certo brillare per razionalità o semplice buon senso

Una proposta di sviluppo in alternativa ai tagli in Sanità

Verrà presentata il 24 marzo a Napoli, dai promotori di un incontro-dibattito aperto alle istituzioni regionali e comunali, alle associazioni, ai cittadini-utenti e a tutti gli operatori della Sanità. L’inizio di un percorso che parte dalla municipalità di Napoli, con l’obiettivo di estendersi al resto della Campania e ai suoi presìdi sanitari

Diritti, inclusione, presa in carico e sostegno alle famiglie

Di tutto questo e di altro ancora si parlerà durante la II Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, promossa per il 29 marzo dall’ANFFAS nelle principali piazze italiane. Un’iniziativa coincidente con il 2009, proclamato “Anno ANFFAS della Famiglia” e che sarà anche un’ottima occasione per festeggiare la recente ratifica, da parte del Parlamento Italiano, della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

Quando i disabili consumano cultura in un angolo*

Pur con alcuni punti discutibili,una Proposta di Legge del 2003 ci sarebbe già e consentirebbe di aumentare il numero dei posti riservati alle persone con disabilità in caso di spettacoli o altri eventi culturali, uniformando inoltre le regole riguardanti il pagamento dei biglietti. E tuttavia si tratta appunto di un Progetto di Legge che da ben sei anni giace nei “polverosi meandri” di Montecitorio. Quando se ne riparlerà?

Forse la Gran Bretagna non è un Paese per bimbi cerebrolesi!

Vien da pensarlo di fronte alla sentenza dell’Alta Corte di Giustizia di Londra, che autorizza i medici a fermare le cure per un bimbo gravemente malato, contro la volontà dei genitori. Una ragione in più per far sì che in Italia venga affermato con forza il diritto dei bambini cerebrolesi a vivere la loro vita, specie se è questo che vogliono i loro genitori, e a regolamentare i casi di pareri discordi tra ospedali e famiglie, dissipando ogni dubbio di accanimento terapeutico

Il «tetto basso» della Gelmini potrebbe anche andare, purché…

Purché stabilisca che il tetto massimo di alunni migranti nelle scuole si riferisca a coloro che non conoscono la nostra lingua. Solo in questo modo si potrebbe evitare ogni accusa di “deriva razzistica”. In parallelo, poi, al Ministro si chiede coerenza, fissando anche il tetto massimo di alunni con disabilità in una classe. Infatti, il Regolamento sulla riformulazione degli organici e delle classi, di prossima emanazione, sembra invece andare proprio in direzione contraria…

Indicatori tattili a terra: la posizione ufficiale dell’UICI

Il nostro unico auspicio è che il dibattito sugli indicatori tattili a terra, rivolti alle persone non vedenti e ipovedenti, possa ben presto portare ad un unico standard operativo valevole a livello nazionale, all’insegna di percorsi e soluzioni che tengano conto esclusivamente delle esigenze dei cittadini con problemi visivi