Come si attua il progetto individuale di vita

«Pur essendo una sorta di "controsenso giuridico" affermare (o richiedere) l'esigibilità di un diritto, intendiamo sostanzialmente rendere esigibile e concreto proprio il diritto all'assistenza sociale e al sostegno delle persone con disabilità nel loro "progetto di vita" di piena inclusione e integrazione sociale, impedendo che esse debbano faticosamente ricercare presso i diversi enti pubblici le varie "prestazioni", incontrando spesso valutazioni e procedure difformi da ente a ente». Lo dichiarano i responsabili dell'ANFFAS Sicilia, che nelle prossime settimane dedicheranno due corsi paralleli, a Palermo e a Catania, alla Legge 328/00, meglio nota come "Riforma dell'Assistenza"

Persona in carrozzina esce da un labirintoL’articolo 14 della Legge 328/00 (meglio nota come “Riforma dell’Assistenza”), ovvero il progetto individuale che i Comuni, d’intesa con le ASL, dovrebbero predisporre, su richiesta degli interessati, per rendere effettivi i servizi rivolti alle persone con disabilità: saranno dedicati proprio a questa norma i due corsi paralleli promossi nelle prossime settimane dall’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) a Palermo e a Catania, presso le rispettive sedi locali.

«Si è osservato – rilevano i promotori delle iniziative – che pur conoscendo tutti l’anno e il numero della Legge 328/00, anche i cosiddetti “addetti ai lavori” non sembrano sempre avere approfondito lo spirito di tale provvedimento, le sue finalità, gli obblighi e i compiti che esso impone agli enti coinvolti. Questi corsi, dunque, mirano a una corretta informazione sul sistema integrato di servizi sociali, sulla differenza con il sistema precedente e sulle peculiarità di esso nell’applicazione alle famiglie e alle persone con disabilità. L’obiettivo, in particolare, è quello di formare persone informate e a conoscenza dell’istituto a tutela dei soggetti più deboli».

Significativi fin dal sottotitolo scelto (Come si formula, come si richiede, come si attua il progetto individuale di vita della persona con disabilità), i corsi di Palermo e di Catania si snoderanno secondo il seguente percorso.
Su tre incontri quello che si terrà all’ANFFAS di Palermo (Largo Val di Mazara, 4), a partire da sabato 28 marzo (Francesco Marcellino, avvocato, responsabile del Comitato Tecnico-Scientifico dell’ANFFAS Sicilia), sempre dalle 10 alle 12.30, continuando sabato 4 aprile (Maria Rosa Capodanno, assistente sociale) e concludendosi venerdì 8 maggio (Francesco Marcellino).
Saranno invece quattro gli appuntamenti all’ANFFAS di Catania (Via Policastro, 76), sempre dalle 16.30 alle 18.30, incominciando mercoledì 8 aprile (Francesco Marcellino) e proseguendo mercoledì 22 aprile (Maria Rosa Capodanno) e mercoledì 6 maggio (Antonino Prestipino, neuropsichiatra), con la chiusura prevista per mercoledì 22 maggio (Francesco Marcellino).

«Pur essendo una sorta di “controsenso giuridico” – sottolineano ancora gli organizzatori – affermare (o richiedere) l’esigibilità di un diritto, con questi corsi intendiamo sostanzialmente rendere esigibile e concreto proprio il diritto all’assistenza sociale e al sostegno delle persone con disabilità nel loro “progetto di vita” di piena inclusione e integrazione sociale, impedendo che esse debbano faticosamente ricercare presso i diversi enti pubblici le varie “prestazioni”, incontrando spesso valutazioni e procedure difformi da ente a ente. Si vuole altresì evitare anche il fallimento nei fatti dell’impostazione data dal Piano Socio Sanitario 2000-2006 della Regione Siciliana, documento di grande pregio tecnico, che fa proprio della “presa in carico” il suo primo e fondamentale scopo». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ANFFAS Sicilia, tel. 091 511735, info@anffasicilia.netanffas.sicilia@gmail.com; ANFFAS Palermo, anffaspalermo@gmail.com; ANFFAS Catania, anffasonlusct@tiscali.it.
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