«Infatti – come sottolinea il presidente della FISH Pietro Barbieri – è noto che il finanziamento del cinque per mille contribuisce oggi a sostenere i progetti e le attività anche delle più piccole organizzazioni della società civile, come quelle delle persone con disabilità e dei loro familiari. Si tratta di aggregazioni che promuovono i diritti, rivolgendosi a fasce di popolazione assai ridotte, che un sistema fortemente democratico dovrebbe tutelare maggiormente rispetto ai poteri “più forti”». «E del resto – aggiunge Barbieri – nemmeno le attività delle organizzazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari dell’Abruzzo si renderebbero possibili senza finanziamenti come quelli del cinque per mille».
«Riteniamo dunque del tutto improponibile – conclude Barbieri – pensare al cinque per mille in questa circostanza, per evitare di arrecare gravi danni al mondo delle associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, che sempre di più, in questi anni, hanno dimostrato di poter supportare le istituzioni statali laddove le stesse sin troppo frequentemente faticano ad arrivare». (S.B.)
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