Chiediamo un nuovo sollevatore nel porto di Civitavecchia

Qualche giorno fa un sollevatore inaugurato alla fine del 2008 nel porto di Civitavecchia (Roma) è stato divelto e gettato in mare. Serviva all'Associazione Amici della Darsena Romana per imbarcare le persone con disabilità nel corso delle loro iniziative. Ma più che denunciare un fatto che parla da sé, crediamo sia opportuno rivolgere un appello alle forze dell'ordine, perché individuino i responsabili del gesto e uno a chi aveva donato l'ausilio, perché voglia replicare un'iniziativa tanto utile, anche dal punto di vista simbolico

Uovo rotto«Il 6 dicembre, presso la nostra sede, sarà inaugurata la messa in opera del sollevatore Guldmann. La nostra associazione è tra le poche sul territorio nazionale a possedere un sollevatore per diversamente abili. Di marca Guldmann, esso ci è stato donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia ed è omologato secondo gli standard di legge».
Questo scriveva qualche mese fa nel proprio sito l’Associazione Amici della Darsena Romana di Civitavecchia (Roma), nata alla fine del 1999 per promuovere attività  che all’epoca erano soprattutto sportive e culturali, ma orientatasi ben presto anche verso iniziative finalizzate all’inclusione sociale di persone con disabilità, sia fisica che psichica, o a persone con disagio sociale. E quindi progetti di velaterapia e cultura del mare come Gente di Mare o Mare Maestro, destinati a ragazzi con disabilità o iniziative come la VII Veleggiata delle 100 Miglia aperta anche a persone con disabilità.

Ebbene, quel sollevatore che dal dicembre del 2008 era il vanto dei volontari dell’Associazione – che lo utilizzavano per portare a bordo dei natanti le persone con disabilità – da qualche giorno non c’è più. Lunedì notte, infatti, qualcuno si è “divertito” a fracassarlo e a gettarlo in mare da dove era stato collocato, all’interno del Porto di Civitavecchia, pur a poche decine di metri dalle imbarcazioni della Polizia e dei Carabinieri…

Sono sin troppo frequenti – su queste colonne – le denunce riguardanti incivilità, disservizi, comportamenti non certo virtuosi da parte di amministratori pubblici o privati cittadini. E tuttavia, in questo caso, più che denunciare – la storia parla da sé e c’è ben poco da aggiungere – vorremmo renderci protagonisti di un appello concreto in due direzioni. Da una parte alle forze dell’ordine, perché individuino i responsabili del gesto, dall’altra a chi aveva donato il prezioso ausilio (la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, come detto), con la speranza che voglia replicare un’iniziativa tanto utile, anche da un punto di visto simbolico. (S.B.)

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