In un momento importante in cui i governi locali cambiano i loro amministratori, gradiremmo conoscere quali sono gli impegni che il futuro sindaco di Prato e il prossimo presidente della Provincia intenderanno prendere con le associazioni dei disabili motori per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sono circa vent’anni che ho deciso di vivere e lavorare a Prato e che ne ho seguito l’evoluzione, da città dedita solo al lavoro a città che ha soddisfatto i bisogni sia culturali che del tempo libero. A Prato, infatti, lavorano molte associazioni impegnate nei più diversi campi, dalla cultura all’assistenza alla persona e ad altri svariati ambiti ed è proprio grazie a ciò – oltre che alla collaborazione con le istituzioni locali – che oggi Prato è un posto accogliente, dove è possibile trovare un’offerta qualificata in vari settori.
Credo che quello che è stato fatto sia importante, ma a mio parere non basta, perché tutto è stato commisurato a persone autosufficienti e non a chi, come me, da un anno è costretta in una sedia a rotelle dalla sclerosi multipla.
Nonostante questa condizione, per altro, non ho perso nessuno dei miei interessi, il teatro, la musica, il cinema, le presentazioni letterarie, ma non sempre mi è possibile assecondare queste passioni perché la città presenta grandi ostacoli per persone che vivono la mia condizione. Per non parlare, poi, dei bar o dei ristoranti. Qui, infatti, i nuovi si sono sì adeguati con bagni per disabili, ma le Commissioni dell’ASL 4 non tengono conto in genere se all’ingresso vi sia un gradino o due, ostacolo che può diventare insormontabile se una persona con disabilità è da sola…
Dal 1999 ho costituito a Prato la Sezione Provinciale dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) che si occupa di assistenza e informazione, di difesa dei diritti delle persone affette da questa patologia, della promozione e del finanziamento della ricerca scientifica, oltre che della sensibilizzazione sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono ormai circa quindici anni, però, che si parla di quest’ultimo argomento, ma poco è stato fatto. Leggi regionali e nazionali sono state tutte disattese e mi riferisco a scuole ancora oggi non adeguate, alberghi, ristoranti, cinema e teatri.
Mi piacerebbe chiedere alle associazioni dei commercianti se il denaro che spendiamo noi che siamo in carrozzina vale meno rispetto a quello di chi deambula.
Non so dunque chi vincerà le elezioni amministrative, però mi interesserebbe sapere quale sia il suo pensiero rispetto a questi temi, tenendo conto che la malattia, l’infortunio sul lavoro o gli incidenti stradali sono assolutamente democratici, né di destra né di sinistra».
*Presidente della Sezione AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) di Prato.
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