Le potenzialità del Terzo Settore non ancora riconosciute

Definire le eccellenze, le priorità e i punti critici del Terzo Settore, per arrivare a un piano d’azione che metta in pratica il quadro di riferimento illustrato nel Libro Bianco: questo lo scopo del convegno promosso a Milano dal sottosegretario di Stato Eugenia Roccella, durante il quale Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, ha sottolineato ancora una volta che quest’ultimo «non dev'essere un gestore, ma un attore, un sensore e un innovatore della società»

«Costruire un’agenda condivisa per rendere davvero fruttuosa la nuova “stagione costituente” delineata dal Libro Bianco», ovvero La vita buona nella società attiva, il Libro Bianco – appunto – sul futuro del modello sociale, approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 maggio scorso e presentato dal ministro Maurizio Sacconi a Palazzo Chigi*.
Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo SettoreA dichiararlo è stato Andrea Olivero, portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore, al convegno denominato Eccellenze e priorità nel Terzo Settore, promosso dal sottosegretario di Stato Eugenia Roccella, nell’ambito della Campionaria delle Qualità Italiane, manifestazione conclusasi il 10 maggio a Milano cui hanno preso parte i principali esponenti del Terzo Settore nel nostro Paese.
«Un incontro – ha illustrato la stessa Roccella in apertura dei lavori – che si è posto l’obiettivo di aiutarci a definire eccellenze, priorità e punti critici del Terzo Settore, per arrivare a un piano d’azione che metta in pratica il quadro di riferimento illustrato nel Libro Bianco».

«Porre il convegno all’interno di questa manifestazione – secondo Olivero – ha avuto un significato rilevante perché il Terzo Settore ha caratteristiche di eccellenza e capacità d’innovazione che non vengono ancora compiutamente riconosciute. Il Terzo Settore che noi vogliamo andare a potenziare nel percorso costituente che si sta delineando all’indomani della presentazione del Libro Bianco è quello che lavora a partire dai territori ed è in essi radicato; quello che intercetta cambiamenti e fenomeni sociali profondi e che in funzione di ciò attua una costante innovazione sociale; che opera in rete e che di essa ha fatto la propria modalità di costruzione e sviluppo. Tutti elementi di eccellenza, questi, su cui si deve tornare a investire. Il Terzo Settore, come ben sottolineato nel Libro Bianco, non è un gestore, ma un attore, sensore e innovatore della società».

«Per noi – ha concluso il portavoce del Forum – è importante la valorizzazione del “valore politico” del Terzo Settore e della sua capacità di disegnare scenari. Il Forum del Terzo Settore accoglie volentieri la “sfida” di costruire insieme un nuovo modello sociale e sin d’ora s’impegna a fare la propria parte sino in fondo, ma già indica alcuni punti essenziali che dovranno essere affrontati: le modalità di sostegno – dal cinque per mille ai crediti dalle Pubbliche Amministrazioni – l’armonizzazione tra le legislazioni speciali e anche soluzioni legislative innovative che facciano emergere tutte le potenzialità ancora inespresse».

Da segnalare che al convegno di Milano sono intervenuti anche Emmanuele Forlani, coordinatore della Segreteria dell’Integruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, Vilma Mazzocco, presidente di Federsolidarietà di Confcooperative, Edoardo Patriarca, consigliere dell’Agenzia per le ONLUS, Giuliano Poletti, presidente della Lega delle Cooperative, Monica Poletto, presidente di CDO (Compagnia delle Opere) Opere Sociali e il deputato Ugo Sposetti. (Paola Scarsi)

*La vita buona nella società attiva è il titolo del Libro Bianco sul futuro del modello sociale, approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 maggio 2009 e presentato dal ministro Maurizio Sacconi a Palazzo Chigi. Tale documento raccoglie le indicazioni del Libro Verde presentato nel 2008 e i contributi giunti al Ministero a seguito della consultazione pubblica che il Libro Verde stesso aveva avviato (se ne legga in questo sito cliccando qui).
Il Libro Bianco è composto da sette capitoli: Lo scenario attuale e le grandi tendenze – I limiti e le potenzialità del modello sociale italiano – I valori: persona, famiglia, comunità – La visione: il nuovo modello delle opportunità e delle responsabilità – Meriti e bisogni – La sostenibilità del modello socialem – Conclusioni.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Forum Permanente del Terzo Settore, tel. 06 68892460, stampa@forumterzosettore.it.
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