Il 27 maggio, in oltre sessanta Paesi del mondo, si celebra il World MS Day, vale a dire la Prima Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, evento promosso dalla Federazione Internazione Sclerosi Multipla (MSIF), insieme alle associazioni che si occupano nel mondo di tale malattia e, per l’Italia, dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).
“Partecipa al Movimento Globale. Stop alla Sclerosi Multipla” (Join the Global Movement): è questo il tema attorno al quale ruota l’evento – cui è stato dedicato anche un sito specifico – che vede coinvolte le persone con sclerosi multipla, i loro familiari, oltre a ricercatori, milioni di volontari e numerosi personaggi della cultura, dello spettacolo e dello sport, per dare forza a un grande movimento che intende sostenere il diritto delle persone colpite dalla sclerosi multipla a una migliore qualità di vita e per rinnovare l’appello a favore della ricerca scientifica, unica arma vincente nella lotta contro questa complessa patologia.
In tal senso, si legge nel sito dell’AISM, «la condivisione tra i principali attori e finanziatori della ricerca a livello mondiale sui percorsi strategici e gli ambiti più promettenti nei quali investire hanno fatto sì che le prospettive per il futuro siano molto positive. Negli ultimi dieci anni, infatti, la ricerca ha fatto passi da gigante a livello internazionale e anche in Italia, dove gli studiosi del nostro Paese sono tra i primi posti al mondo nel campo delle cellule staminali, nelle neuroimmagini, nei meccanismi della malattia e nella ricerca terapeutica. Questo grazie all’impegno costante e significativo dell’AISM, che insieme alla sua Fondazione FISM, svolge un ruolo di primo piano nella ricerca, per la quale è il principale finanziatore in Italia e al terzo posto tra le associazioni che finanziano la ricerca sulla sclerosi multipla nel mondo». Ulteriore sostegno a questi obiettivi verrà dato anche dalla nuova campagna italiana FASTFORWORLD. Più veloce per la ricerca, realizzata da Saatchi & Saatchi per l’AISM.
Tornando agli eventi previsti per la Giornata Internazionale del 27 maggio, se ne contano ben settanta, in tanti Paesi, con il coinvolgimento di metropoli come New York, Londra, Parigi, Sydney, Tokyo, Washington, Delhi, Buenos Aires, Cairo e tante altre città. Per quanto riguarda l’Italia, da segnalare in particolare la due giorni di Roma (Palazzo Marini, Camera dei Deputati), interamente dedicata alla ricerca, a cura della Fondazione FISM, con la partecipazione di Alastair Compston, docente di Neurologia dell’Università di Cambridge, invitato per fare il punto sulla situazione attuale riguardante la sclerosi multipla. Prevista anche la presenza della senatrice e Premio Nobel Rita Levi Montalcini, per consegnare a un giovane ricercatore il premio che porta il suo stesso nome.
Ma la nostra conclusione non può non essere dedicata a Lori Schneider e alla sua impresa, che ha letteralmente aperto “con il botto” la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla. Americana, 52 anni, Schneider convive infatti da dieci anni con la malattia e proprio in questi giorni ha coronato il suo grande sogno di scalare la vetta più alta del mondo, quella dell’Everest, dove ha voluto piantare la “sua” bandiera, quella cioè con il simbolo della Giornata Mondiale del 27 Maggio.
Appassionata alpinista fin dall’infanzia, grazie al padre che ha saputo trasmetterle la sua passione, una volta ricevuta la diagnosi di sclerosi multipla Lori ha scelto di non fermarsi, ma di affrontarla come l’ennesima sfida: e così, a un anno dalla diagnosi, era sulla cima dell’Aconcagua, in Argentina, a 6962 metri di altitudine, e negli anni seguenti ha raggiunto le vette più alte nei cinque continenti. Prima di intraprendere questa avventura sull’Everest ha dichiarato che «tutte le montagne si possono scalare. Dopo la diagnosi, la sclerosi multipla è stata la mia montagna da scalare e scalare le montagne mi ha aiutato a superare la paura». E così ha fatto, passo dopo passo, assieme al padre e alle persone che l’hanno sempre sostenuta.
Grazie quindi al coraggio e all’energia di Lori Schneider, il messaggio della Prima Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla è stato lanciato dal punto più alto del mondo. (S.B.)
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