L’Assemblea Nazionale dell’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Civili e Sociali degli Handicappati) – svoltasi il 23 e 24 maggio a Bellaria (Rimini) (se ne legga qui la presentazione) – ha per lo più focalizzato la propria attenzione sulla situazione attuale delle persone con disabilità e sulle prospettive che emergono dall’avvenuta ratifica parlamentare della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. La discussione, molto ampia e a più voci, si è avvalsa anche del contributo di due importanti ospiti.
Il presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Pietro Barbieri, ha affrontato il tema connesso alla scelta inclusiva per le persone con disabilità, rispetto a quella “risarcitoria”; «una scelta – ha sottolineato Barbieri – che è anche all’origine dell’ANIEP fin dalla sua nascita e che rimane nel testamento culturale e morale di Gianni Selleri, figura fondamentale di questa Associazione, ma anche tra i fondatori della stessa FISH, nei primi anni Novanta» (sull’ANIEP e su Gianni Selleri, scomparso nel 2006, segnaliamo in questo sito il testo disponibile cliccando qui) .
«Oggi – ha proseguito Barbieri – la ratifica della Convenzione ONU e l’apertura di molte sedi di confronto sollecita una partecipazione attiva delle associazioni al grande lavoro necessario per rendere anche il nostro Paese un Paese civile, nel quale i diritti costituzionali siano finalmente fruibili anche dai più deboli. E tuttavia, purtroppo, il quadro che emerge dalla situazione attuale è quanto mai inquietante. Nelle scuole, nei servizi, nel lavoro, nell’assistenza, oltre che a causa delle barriere architettoniche, urbanistiche e dei trasporti, la condizione delle persone con handicap è estremamente problematica».
Il dibattito è proseguito con Carlo Ciccioli, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che ha sottolineato le difficoltà economiche del momento attuale e la necessità che le associazioni delle persone con disabilità siano «fortemente presenti nelle sedi legislative, specialmente nella fase di stesura dei testi normativi».
Al termine dell’Assemblea è stata approvata all’unanimità una mozione, a firma di Lia Fabbri, presidente nazionale dell’ANIEP, che qui di seguito riportiamo integralmente. (S.B.)
La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità è stata definitivamente ratificata anche nel nostro Paese, ma l’anno che è trascorso ha segnato purtroppo un deciso regresso sulla via della giustizia e della dignità di cui hanno pieno diritto le persone disabili. Uno scenario inquietante, nel quale emerge che la situazione generale è peggiorata a causa di provvedimenti legislativi e di atteggiamenti culturali nei quali la crisi economica viene assunta come alibi, un alibi che cerca inutilmente di giustificare l’adozione di politiche discriminatorie e umilianti. Il continuo richiamo all’efficientismo, implicitamente, provoca l’emarginazione e la subordinazione sociale delle persone più deboli, la situazione delle istituzioni territoriali comporta sempre più spesso la sparizione o comunque l’impoverimento di molti servizi preziosi, la negazione di adeguati supporti economici a chi ne necessita (non risolvibili con elemosine di bonus o social card) umilia la coscienza civile, in un contesto nel quale le differenze fra i cittadini si fanno scandalosamente sempre più accentuate.
La condizione economica, sociale e culturale è molto difficile, tale da determinare frequenti ricorsi alla magistratura da parte di coloro che hanno visto negato un loro diritto costituzionale a causa della disabilità che vivono, personalmente o per un loro familiare. In particolare ANIEP denuncia:
a) la persistente mancanza della nuova normativa sui LEA, quei Livelli Essenziali di Assistenza che l’anno scorso avevamo salutato con grande gioia in quanto corredati, in quella stesura, da un Nomenclatore Tariffario finalmente aggiornato e confacente alle necessità personali rivolte all’ottenimento della massima autonomia;
b) il gravissimo peggioramento della situazione scolastica, con gli evidenti ostacoli non soltanto all’inclusione, ma alla stessa integrazione dei bambini e dei giovani disabili nella scuola;
c) l’abbandono delle politiche di inserimento lavorativo e l’aumento rilevante dei disoccupati fra le persone disabili;
d) la generale inosservanza di normative ormai storiche sulle barriere architettoniche e urbanistiche, sui trasporti pubblici, anche di quelli nuovi e a norma, ma non fruibili negli effetti, nella persistenza del grave diniego del diritto alla mobilità per tutti;
e) la mancanza di aumenti congrui delle provvidenze economiche alle persone disabili (escluse in gran parte perfino dalla maggiorazione del bonus per le famiglie e i non autosufficienti);
f) la lacuna legislativa a proposito del riconoscimento della poliomielite come malattia ingravescente.
L’attesa per un reale e positivo cambiamento non sarà breve, ma sicuramente anche il nostro Paese dovrà affrancarsi da situazioni di gravissima subcultura, emarginante e a volte perfino violenta. ANIEP si impegnerà con la massima attenzione affinché l’implementazione della Convenzione ONU si traduca in un effettivo governo del territorio e continuerà con fermezza a lottare per l’affermazione dei DIRITTI delle persone con disabilità, pronta a supportare l’azione della FISH nel lungo e difficile percorso che ancora ci attende, forte unicamente DEL convincimento della RAGIONE e della GIUSTIZIA!
Lia Fabbri – presidente nazionale dell’ANIEP
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