La “Trattoria degli Amici” di Roma – che verrà presentata nella capitale venerdì 12 giugno (Sala della Promoteca del Campidoglio, ore 11), durante la tavola rotonda denominata SaporidiverSI – rappresenta una risposta concreta all’inserimento lavorativo delle persone disabili, in un settore particolare, come quello della ristorazione, molto attivo in una città come Roma.
Il percorso ha coinvolto negli anni tante persone e ha visto concretizzarsi il sogno di un’attività stabile, capace di dare continuità e realizzazione a persone solitamente emarginate: la dimostrazione che l’handicap non è di per sé un ostacolo insormontabile, anzi si può trasformare in occasione di originalità e competenze e che il lavoro, in quanto diritto, non dovrebbe essere negato a nessuno.
Quattro persone con disabilità lavorano attivamente in cucina, hanno organizzato dei turni, hanno imparato a preparare i piatti con gli chef: insieme propongono quotidianamente una buona, classica cucina romana. Altri nove, poi, con tre camerieri, a turno, animano le due sale del locale, servono e spiegano i piatti, presentano la carta dei vini e consigliano i clienti, con competenza e simpatia, soddisfatti del lavoro e del buon andamento del locale. Un gruppo di amici della Comunità di Sant’Egidio, infine, aiuta volontariamente nella gestione del locale.
I vini che compongono la carta della “Trattoria degli Amici” e alcuni dei prodotti e materie prime della cucina, oltre al caffè, aderiscono al progetto della Comunità di Sant’Egidio Wine & Food for Life, una raccolta fondi che coinvolge grandi e piccole realtà dell’enogastronomia italiana, per sostenere Dream, il programma di prevenzione, trattamento e cura dell’infezione da HIV e della malnutrizione nei Paesi dell’Africa a risorse limitate, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio.
Segnalata nelle migliori guide locali e nazionali («Gambero Rosso», «la Repubblica» e altre), la “Trattoria degli Amici” è stata “Ristorante dell’Anno nel 2002” per il sito Ristorantidiroma.it. Ha vinto inoltre, nel 2008, il Premio “Flavio Cocanari”, indetto dalla CISL, come migliore esempio di inserimento lavorativo.
Oggi sono due anni che una società di consulenza, esperta nella ristorazione, la Laurenzi Consulting, aiuta i volontari della Comunità di Sant’Egidio nella gestione del locale. Insieme si è cercato di creare un modo di lavorare più organico, iniziando dall’ottimizzazione dei costi, delle forniture e del personale. Valorizzando quindi i punti di forza, cercando di potenziare i punti deboli e dialogando con il disagio e le “abilità” degli “Amici”, il lavoro è stato ripensato e l’azienda si presenta oggi… nonostante l’handicap, in ottima salute. Il locale ha raddoppiato infatti l’offerta, aprendo anche a pranzo e raggiungendo l’obiettivo primario di inserire nuove persone con disabilità nello staff.
All’impegno e alla fatica, poi, si sono aggiunti il divertimento e la gioia per i risultati raggiunti e per il successo e l’apprezzamento che l’attività ha riscosso.
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