Turismabile, dunque – progetto del quale il nostro sito si è già più volte occupato, avviato tre anni fa dalla Regione Piemonte e realizzato dalla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino – è “diventato grande” e da progetto si è trasformato nell’Associazione ISITT, che vuol dire Istituto Italiano per il Turismo per Tutti. Se lo si legge però “all’inglese” si trasforma in easy (“facile”), perché facile dev’essere, per tutti, l’accesso al turismo. E non solo piemontese: se infatti nella sua “infanzia” Turismabile guardava solo alla propria Regione d’origine, ISITT, nella sua “maturità”, si è allargato all’Italia intera, strizzando l’occhio alle frontiere internazionali.
Ma perché questa evoluzione da progetto ad associazione? Un conto è inquadrare un problema, un altro è risolverlo, o almeno provarci. Attraverso Turismabile, la CPD di Torino aveva voluto “gettare un sasso” nello stagno del turismo accessibile. L’Associazione ISITT – cui lavora comunque lo staff della CPD – si pone ora l’obiettivo di rendere effettivamente accessibile il comparto turistico piemontese e non solo. Se il fine è simile, insomma, aumentano i mezzi per concretizzarlo.
In tal senso si può dire che il 19 giugno 2009 – data che segna la costituzione ufficiale di ISITT – sia destinato a diventare una tappa fondamentale nella storia del turismo accessibile in Italia, rimarcando il concetto che il “turismo per tutti” è sia un dovere etico e sociale che un’opportunità di promozione per tutto il sistema regionale e anche una sfida a livello internazionale per un mercato in crescita.
Come si può leggere infatti nello Statuto della nuova associazione, lo scopo di essa è «elaborare, valutare, attuare e incoraggiare politiche di accoglienza, sensibilizzazione e promozione culturale, per sviluppare le tematiche del turismo per tutti. Per turismo per tutti si intende creare le condizioni ideali di fruibilità del territorio per turisti che presentano esigenze particolari in funzione del loro stato di salute, momentaneo o permanente, delle loro condizioni fisiche o mentali o delle loro difficoltà».
Le fondamenta di ISITT poggiano quindi su concetti in realtà molto semplici. Primo: fare in modo che i turisti con esigenze particolari (persone con disabilità, anziane, con allergie o intolleranze alimentari, con neonati al seguito ecc.) vengano considerati clienti come tutti gli altri. Secondo: diffondere la cultura dall’accessibilità nel turismo, con la convinzione che la parola “accessibile” sia anche sinonimo di “comodo” per tutti, indipendentemente dalle difficoltà o dalle disabilità. Terzo: far sì che anche il turismo accessibile sia giudicato un mercato, tra l’altro con enormi potenzialità di sviluppo, visto che il numero di persone con disabilità e anziane è in costante aumento.
Opportunità di mercato – si diceva – anche se nessuno vuole ridurre il turismo accessibile a un mero tornaconto economico. Stiamo del resto parlando di un potenziale di oltre 950 milioni di potenziali viaggiatori nel mondo. Infatti una persona con esigenze particolari non viaggia mai da sola, normalmente lo fa con la famiglia e dunque per ogni persona con disabilità disposta a viaggiare, il fattore moltiplicativo che si utilizza nel mondo del turismo è 2,8 (basti pensare che per le persone senza disabilità il fattore moltiplicativo è 1,5).
In Europa, oltre 50 milioni di persone con disabilità sono disposte a viaggiare, ma non lo fanno perché non hanno facile accesso alle informazioni o manca loro la garanzia dell’effettiva fruibilità della vacanza scelta. E purtroppo il numero delle persone con esigenze particolari è in costante aumento nei Paesi sviluppati: infatti, non è un mistero che nel “vecchio continente” l’età media si stia alzando, ciò che porta a considerare il turismo per tutti a livello europeo come un obiettivo strategico riguardante circa 260 milioni di persone, con un fatturato stimato di ben 166 miliardi di euro.
Autonomamente o in collaborazione con altri privati, associazioni, enti, istituzioni e imprese, ISITT si propone di sviluppare la catena dell’accessibilità, tramite:
– servizi e attività per tutti;
– informazioni facilmente accessibili;
– un sistema integrato di trasporti pubblici e privati;
– attività sportive, escursioni, manifestazioni culturali e spettacoli;
– strutture ricettive accessibili (alberghi, campeggi, ristoranti, agriturismi, spiagge);
– shopping e relax, che in vacanza non devono mai mancare;
– non ultimo, le attrazioni turistiche: chiese, musei, palazzi storici, piazze e quant’altro.
In tale contesto, ISITT si occuperà di promozione, sviluppo del territorio e certificazione, triplice strategia con la quale intende aiutare la crescita sociale e culturale per il territorio, creando un’opportunità per gli operatori turistici – ma non solo – e incrementando al tempo stesso la qualità della filiera turistica, con l’offerta di un’opportunità di proiezione del territorio a livello nazionale e internazionale.
Soci fondatori di ISITT sono una serie di personaggi di chiara fama e dimostrato impegno all’interno del mondo della disabilità, che rappresentano associazioni e realtà in prima fila nella battaglia dei diritti per tutti, ma che partecipano alla nuova iniziativa in modo personale. In rigoroso ordine alfabetico, si tratta di Ferruccio Dardanello, presidente nazionale di Unioncamere; Gian Carlo D’Errico, consigliere della FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); Paolo Osiride Ferrero, presidente della CPD di Torino e vicepresidente dell’ISITT; Piero Manera, editore dell’emittente televisiva Rete 7; Alberto Manzo, coordinatore della CPD e tesoriere dell’ISITT; Maurizio Montagnese, presidente della SAGAT, la Società di Gestione dell’Aeroporto di Torino e presidente di GTA-AICA (Gruppo Turistico Alberghiero-Associazione Italiana Catene Alberghiere); Eugenia Monzeglio, architetto, esperta di progettazione accessibile; Enzo Tomatis, presidente dell’UICI di Torino (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti) e presidente dell’ISITT; Alessandro Zanon, tour operator e consulente per il turismo, segretario dell’ISITT.
Da segnalare in conclusione che all’atto costitutivo della nuova associazione ha presenziato – sempre in veste personale – anche il sovrintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte Francesco Pernice, che entrerà a far parte del Comitato Scientifico, alla cui costituzione il Consiglio Direttivo provvederà a breve.
*Ufficio Comunicazione CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino.
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