Assistere e curare a casa

Appare quanto mai necessario che all’enfasi nei confronti delle cure domiciliari si accompagnino le conseguenti scelte in termini di finanziamento e di organizzazione. Troppo spesso, infatti, le famiglie che scelgono la strada dell’accoglienza a casa di malati gravi si sentono tradite e abbandonate dai servizi sociosanitari territoriali. Tramite un'ampia analisi a livello nazionale, la più recente pubblicazione curata dal Gruppo Solidarietà intende indicare quali siano i diritti delle persone e i doveri delle istituzioni, insieme alle scelte organizzative utili ad aiutare le famiglie che intendono assistere un proprio congiunto a domicilio

Con il quaderno di recente pubblicazione intitolato Sostenere la domiciliarità. Assistere e curare a casa, il Gruppo Solidarietà intende proporre un’ampia analisi riguardante il quadro normativo nazionale delle cure domiciliari: dalle scelte organizzative delle singole Regioni all’esperienza del sostegno alla domiciliarità – attraverso lo strumento dei buoni servizio e degli assegni di cura – fino al ruolo delle Unità ValutativeLa copertina di «Sostenere la domiciliarità».
Un’ultima parte, poi, è dedicata specificamente alla Regione Marche – sede dell’organizzazione che ha curato la pubblicazione – attraverso la verifica del funzionamento del sistema delle cure a domicilio, seguita da una doppia analisi del sistema dei servizi territoriali per la disabilità e per malati non autosufficienti.

Sostenere la domiciliarità intende in sostanza indicare soprattutto quali siano i diritti delle persone e i doveri delle istituzioni, insieme alle scelte organizzative utili ad aiutare le famiglie che intendono assistere un proprio congiunto a domicilio; è necessario quindi che all’enfasi nei confronti della domiciliarità si accompagnino le conseguenti scelte in termini di finanziamento e di organizzazione. Né devono trarre in inganno le ricorrenti analisi che segnalano una maggiore diffusione delle cure a domicilio: una cosa sono le prestazioni erogate, altro è la presenza di un effettivo servizio di cure a domicilio. All’aumento delle prestazioni non equivale infatti, automaticamente, un reale sistema di cure domiciliari che garantisca la presa in carico. E troppo spesso – purtroppo – le famiglie che scelgono la strada dell’accoglienza a casa di malati gravi si sentono tradite e abbandonate dai servizi sociosanitari territoriali.

A dieci anni dalla pubblicazione di Curare e prendersi cura: la priorità delle cure domiciliari – uscito appunto nel 1999 – il Gruppo Solidarietà intende dunque portare nuovamente l’attenzione su questa delicata materia, affinché si possa arrivare a un più concreto e compiuto sviluppo delle cure a domicilio. (F.R.)

Autori Vari, Sostenere la domiciliarità. Assistere e curare a casa, a cura di Gruppo Solidarietà, Castelplanio (Ancona) 2009, 112 pagine, 11,50 euro.

Per ricevere il volume: Gruppo Solidarietà, Via S. Fornace, 23, 60030 Moie di Maiolati (Ancona), tel. 0731 703327, grusol@grusol.it.

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