Ma allora qualche volta serve anche il «voto con disabilità»!

Accade ad esempio a Portofino, la celebre "perla" della Riviera Ligure, dove un candidato a sindaco sconfitto nelle recenti elezioni amministrative per soli quattro voti avrebbe chiesto il riconteggio delle preferenze, sottolineando, tra le presunte irregolarità, anche l'accompagnamento alle urne di otto persone con disabilità. Un caso - raro - quindi in cui il "voto con disabilità" assume un'importanza decisiva

Persona con disabilità guarda Portofino dall'altoL’importanza del voto degli elettori con disabilità potrebbe risultare decisiva nell’assegnazione della poltrona di sindaco del notissimo borgo di Portofino, una delle più note “perle” della Riviera Ligure. Questo almeno secondo un esposto presentato dal candidato sconfitto – fino ad ora – Roberto D’Alessandro, già sindaco della stessa località dal 1975 al 1985.

Tra le presunte irregolarità, infatti, in base alle quali si richiederebbe il riconteggio dei voti, vi sarebbe l’accompagnamento alle urne di otto persone con disabilità, grazie a un certificato di invalidità redatto da un medico fratello di un candidato della lista avversaria, come ha riferito nei giorni scorsi il quotidiano «Il Secolo XIX», a firma di Silvia Pedemonte. Il vincitore delle elezioni, infatti, lo è stato per soli quattro voti di differenza.

Indipendentemente, dunque, dal risultato finale della contesa, si può affermare che, almeno in politica, le sorti del celebre e bellissimo borgo in provincia di Genova dipenderanno questa volta dalla correttezza dell’esercizio del “voto con disabilità”. (Giorgio Genta – ABC Liguria – Associazione Bambini Cerebrolesi)

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