Parte dal comune di Bussi – una delle località colpite dal terremoto del 6 aprile in Abruzzo – e dagli anziani soli e non autosufficienti, il progetto di solidarietà messo in campo dall’Auser e presentato in occasione del Comitato Direttivo Nazionale di tale associazione – la principale organizzazione italiana impegnata sul fronte della terza età – riunito per l’occasione a Pescasseroli.
A Bussi, in particolare, verrà ristrutturata la sede dell’associazione resa inagibile del terremoto, ma sarà solo il punto di partenza di un progetto più articolato denominato Aquila viva. In tutte le tendopoli, infatti, verranno attivati dei punti di ascolto per gli anziani, per intercettare i loro bisogni, le richieste di aiuto, ma anche per ricostruire una mappa dei problemi e delle condizioni in cui vivono le stesse persone anziane. Un automezzo attrezzato, inoltre, sempre messo a disposizione dall’Auser, permetterà e faciliterà i collegamenti fra un campo e l’altro. Infine, una serie di attività itineranti di animazione e intrattenimento, oltre che di carattere culturale, permetteranno alle persone anziane di poter recuperare la dignità e il senso della propria vita.
«Partiamo dalle tendopoli – dichiara il vicepresidente dell’Auser Nazionale Luigi De Vittorio – ma quando la popolazione verrà trasferita nei nuovi edifici, noi saremo anche lì, operando secondo lo spirito del Filo d’Argento, il nostro servizio di aiuto alla persona anziana fragile e in difficoltà».
Da annotare che al flagello del terremoto in Abruzzo, si è aggiunto anche quello della crisi economica e occupazionale, dei posti di lavoro persi. Nel celebre Parco Nazionale, ad esempio, c’è stato un fuggi fuggi di turisti e un calo vertiginoso delle prenotazioni, pur trattandosi di una zona nemmeno sfiorata dalle scosse sismiche. «Colpa di un’informazione a senso unico», secondo il vicepresidente degli albergatori di Pescasseroli Roberto Laglia, al quale si è aggiunto il grido d’aiuto del sindaco di Pescasseroli Nunzio Finamore.
«Questo territorio – sottolinea il vicepresidente dell’Auser – ha bisogno di una mano per ripartire e noi possiamo dare il nostro contributo. Organizzeremo quindi per i nostri soci programmi di turismo sociale qui nel Parco Nazionale d’Abruzzo, soggiorni di vacanza in un territorio straordinario, per dare un segnale di rilancio dell’economia e delle attività produttive della Regione». (Giusy Colmo)
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